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Pensioni Ferrovieri: dopo Riforma Monti-Fornero ancora IN MARCIA Incontra i candidati

Continua la nostra battaglia per una pensione 'giusta'. Il primo incontro con Cesare Damiano, del PD. Nei prossimi giorni incontri con Roberta Fantozzi del PRC, Marta Grande del M5S, Massimiliano Smeriglio di SEL, Maurizio Zipponi dell'IDV.

Proseguono gli incontri con i candidati al Parlamento sul delicatissimo tema della pensioni dei ferrovieri, per illustrare le problematiche specifiche conseguenti alla riforma Monti-Fornero e per individuare le iniziative e le misure correttive da proporre e sostenere nella nuova legislatura.  I prossimi appuntamenti: 

- a Firenze, GIOVEDI' 14 FEBBRAIO, ore 11,00, ROBERTA FANTOZZI, responsabile lavoro e candidata nella lista del Prc, presso la nostra sede, sita in P.zza Baldinucci, 8r

- a Roma, VENERDI' 15 FEBBRAIO alle 11,00 MARTA GRANDE, candidata nella lista del 'Movimento 5 stelle', presso la sede USB della stazione Termini, (sotto binario 1, sottopassaggio alto, corridoio sedi sindacali) messa gentilmente a disposizione della nostra rivista. Presente all'incontro il macchinista Andrea Bertolini, candidato alla Camera dei Deputati nella stessa Lista.

- a Roma, LUNEDI' 18 FEBBRAIO alle 11,00 MASSIMILIANO SMERIGLIO, candidato nella lista di "SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'", presso il Comitato Zingaretti, via Cristoforo Colombo 112, all'incontro sarà presente il macchinista Marco Crociati, candidato alla Camera dei Deputati nella stessa Lista.

Invitiamo i colleghi interessati al tema 'pensioni' a partecipare agli incontri e seguire comunque questa 'vertenza' che ci riguarda tutti. Il peggioramento ha coinvolto - oltre alla generalità dei lavoratori - tutte le categorie dell'esercizio (manovratori, macchinisti, capitreno, capistazione, manutentori, ecc.) con particolare durezza e crediamo che pur nella diversità delle specifiche mansioni, tutti siamo pienamente coinvolti ed interessati ad una modifica legislativa che abbassi la soglia dell'età pensionabile ad un limite più ragionevole e giusto. Nei prossimi giorni seguiranno incontri con i candidati di altri partiti dei quali daremo un puntuale resoconto.

Roma, 18 febbraio 2013 - Questa mattina, una delegazione di ancora In Marcia ha incontrato Massimiliano Smeriglio, responsabile lavoro di Sel, per illustrare gli effetti sui ferrovieri della riforma Monti-Fornero e chiedere l'impegno personale e del partito per una correzione della norma che ci ha allungato in modo così pesante la vita lavorativa, fino ad oltre 66 anni. All'incontro, cui hanno partecipato alcuni colleghi del PdM e del PdB, era presente anche il macchinista di Roma, Marco Crociati, che tutti conosciamo per il suo impegno nella Cassa di Solidarietà', il quale è candidato nella stessa lista di Sinistra e Libertà. Smeriglio ha preso atto delle nostre osservazioni e condiviso le preoccupazioni per gli effetti che la riforma avrà, in particolare, su tutti i lavoratori addetti a mansioni faticose, impegnative sul piano psicofisico e per quelle legate alla sicurezza. Per noi si parla in sostanza di manovratori, macchinisti, capitreno e capistazione soprattutto alla luce dei nuovi protocolli sanitari che impongono controlli molto più rigidi (in linea con le norme europee) che non potranno che generare una più alta percentuale di "personale inidoneo" alla qualifica originaria, difficilmente ricollocabili all'interno delle varie aziende e delle singole Unità Produttive. Anche con lui, come già fatto negli altri incontri abbiamo ribadito la necessità di rivedere le soglie di accesso alla pensione per i ferrovieri addetti all'esercizio sia per le ovvie ripercussioni sulla sicurezza ferroviaria che per evitare che la gran parte dei ferrovieri diventi inidonea prima della pensione. Come già negli altri incontri con i diversi candidati, abbiamo ricevuto anche da Smeriglio l'assicurazione di un suo impegno nel nuovo Parlamento per una soluzione legislativa al problema e si è dichiarato pienamente disponibile a collaborare con i ferrovieri al fine di trovare una soluzione adeguata. Ci ha chiesto di considerarlo nostro riferimento nel futuro Parlamento per mantenere contatti con le varie Commissioni Parlamentari interessate alle indispensabili modifiche alle regole pensionistiche.
Da parte nostra gli abbiamo garantito che non sarà facile liberarsi di noi.

Roma, 15 febbraio 2013 - Ancora un appuntamento con una candidata per illustrare le nostre richieste riguardo la riforma delle pensioni. A Marta Grande, giovanissima militante del 'movimento 5 stelle' e potenziale deputata, abbiamo illustrato in sintesi tutta la problematica delle nostro sistema pensionistico. La presenza nella stessa lista del 'nostro' macchinista Andrea Bertolini, anch'egli candidato ci ha agevolato nella spiegazione dei dettagli. La partecipazione di numerosi macchinisti e capitreno ha consentito una 'spiegazione' a più voci delle problematiche del nostro lavoro. Marta Grande ha preso l'impegno di seguire la questione della riforma pensionistica dei ferrovieri. Siamo convinti che la sua giovane età e la mancanza di esperienza parlamentare non le impedirà di rappresentare al meglio - assieme alle 'novità' che il suo movimento sostiene - anche istanze concrete e 'tradizionali' del mondo del lavoro.

Firenze, 14 febbraio 2013 - Si è svolto questa mattina l'incontro con la responsabile lavoro del Prc, Roberta Fantozzi, (nella foto) candidata nella lista di Rivoluzione Civile alla Camera dei Deputati sul tema della riforma delle pensioni e sulle ricadute a danno dei lavoratori. La delegazione di ferrovieri presenti ha illustrato brevemente la storia del sistema pensionistico dei ferrovieri e le ragioni che avevano determinato una disciplina speciale di maggior favore per le categorie dell'esercizio (manovratori, macchinisti, capitreno e capistazione, ecc.) e le pesanti ricadute che la riforma Monti-Fornero ha avuto sulla vita di molti di noi. Abbiamo sinteticamente descritto le atipicità del lavoro dei ferrovieri e la pesantezza turni aciclici del PdM e PdB, sottolineando l'aggravamento subito da tutti a seguito del recente contratto. Particolare accento è stato posto sulla quasi certezza, per molti ferrovieri, di non arrivare 'idonei' al termine carriera. Roberta Fantozzi, già esperta in materia previdenziale ed anche informata sulla nostra vicenda pensionistica, avendo partecipato al Convegno 'Ferrovieri da Morire' svoltosi a Roma il 17 aprile 2012, oltre ad assumere l'impegno politico di affrontare in Parlamento la modifica della riforma pensioni ed a rilanciare la battaglia per l'art. 18, ha espresso la convinzione che vi siano gli spazi e le possibilità per un'armonizzazione delle norme sui ferrovieri, in analogia a quanto già previsto per i vigili del fuoco e le forze armate, anche tenuto conto che per categorie equiparabili, quali gli autoferrotranvieri, la soglia pensionistica è rimasta invariata, per loro 60 anni. L'evidente irrazionalità di questa parte della riforma, ha sostenuto, impone un provvedimento correttivo che deve riguardare con le eventuali gradualità tutti i ferrovieri. Le risorse finanziarie necessarie per questa rettifica non sono ingenti e potrebbero essere reperite valutando con correttezza l'enorme risparmo effettuato con la riforma e con ipotesi di maggiorazioni contributive, specifiche per talune categorie di lavoratori, sufficienti a 'coprire' l'abbassamento della soglia lavorativa.

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Torino, 6 febbraio 2013 - Una rappresentanza della redazione di “ancora In Marcia” ha partecipato all'incontro svoltosi presso il Dlf di Torino Porta Nuova con Cesare Damiano, già ministro del lavoro e capogruppo Pd della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, oggi candidato alle elezioni politiche. Avevamo già incontrato sia l'on. Damiano che altri membri della Commissione lavoro subito dopo l'approvazione delle micidiale riforma Monti-Fornero che ha stravolto il sistema previdenziale e la vita dei ferrovieri. Nonostante egli sia stato - assieme all'anomala maggioranza parlamentare - uno dei deputati che ha votato a favore delle legge, da persona esperta sui temi del lavoro e della previdenza ha riconosciuto - anche se tardivamente - la particolarità e la gravità dell'impatto della riforma sui ferrovieri ed in particolare sui macchinisti, sottoposti a controlli psicofisici molto severi che con l'avanzare dell'età vengono 'naturalmente' meno.

In continuità con gli impegni già precedentemente assunti con i macchinisti di Ancora in Marcia nel mese di Aprile dello scorso anno, ha riportato le problematiche che hanno impedito l'approvazione del d.d.l. 5103 e dei successivi emendamenti proposti sia da lui che dagli altri capigruppo della Commissione lavoro. Ha dichiarato con chiarezza che la priorità del nuovo governo sarà la soluzione del problema esodati, dopodiché si analizzeranno gli altri aspetti critici della riforma Fornero, tra cui la delicata questione dell'innalzamento dell'età pensionabile dei Ferrovieri. L'Onorevole ha recepito le giuste preoccupazioni dei colleghi intervenuti, rese ancora più accentuate dalle modifiche normative intervenute con l'ultimo contratto, lasciando irrisolte le molte questioni che gravano sul nostro settore. A tal proposito, particolare attenzione è stata espressa dall'Onorevole Damiano al ruolo del macchinista per la delicata mansione riguardo il tema della sicurezza propria, dei viaggiatori. In relazione a ciò ha confermato che si adopererà, nella prossima legislatura, per rivedere la norma attuale dei 67 anni al fine di giungere alla formulazione di una normativa più coerente con l'aspettativa di vita del personale di macchina.

Ancora In Marcia ha già in programma incontri sullo stesso tema con Roberta Fantozzi e Massimiliano Smeriglio, entrambi responsabili lavoro e candidati, rispettivamente, con Rivoluzione Civile per il Prc e con Sel. Siamo impegnati a proseguire in questa campagna di sensibilizzazione sul tema ad incontrare rappresentanti e candidati del 'Movimento 5 stelle', dell'IDV e delle altre forze politiche che si sono dimostrate sensibili alle nostre problematiche.

Commenti   

 
+2 #11 Vincenzo Bordonaro 2013-02-13 21:56
Mi dspiace sentire ciò che afferma la sig.ra Butera, ma voglio ricordarle che nell'87 furono proprio i macchinisti ad annullare e ribaltare un CCnl gia firmato, autoorgannizzan dosi, forse perchè si era quelli più disagiati; per la verità ci fu anche un accenno dei capi treno (CNPV), ma fu solo un fuoco di paglia; vorrei anche dire che questo astio tra diverse categorie e ruoli di lavoratori non fa sicuramente il nostro gioco, anzi; sono solo guere tra poveri; se si vuole invertire la rotta è solo con l'unità di tutti i lavoratori, sia uscendo dai sindacati di regime, che sono quelli dei ragazzini che l'anno fregata, che organizzandosi all'interno di OS che a questi giochi non sottostanno e più siamo più possibilità abbiamo di far evitare che le OS ancora non omologate possano cedere alle tentazioni e lusinghe di una comoda vita da omologati.
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0 #12 Toni 2013-02-15 10:26
Siamo alle solite: ancora in marcia rincorrono i politici ,quelli che fino a ieri hanno continuato a promettere ,prima delle elezioni vedasi ( Damiano PD ) oggi Fantozzi ,Smeriglio e tutti quelli come loro , oggi,promettono di modificare o cambiare quello che loro stessi ieri con tutta la classe politica approvavano. Cercano di incantarci ancora una volta di impegnarsi con i loro progetti di modifiche e cambiamenti (solo fantascienza)ìì . Mi stupisce, ancora oggi si fanno distinzioni : Macch./ C.T./ C.S/ Form./ Uff./ Man./Op, si lavora ? per un risultato comune.
Coinvolgere tutti come in passato,magari il risultato potrebbe cambiare,( penso).
Pensioni:40 anni contr./età,calc olando dicono che si campa di più,si si va in pensione più tardi,forse si iniziava anche prima a lavorare,oggi inmedia dopo 25,
matematica= media 25+40=65
precoci ; 40?
Noi siamo la Forza, si lotta uniti i risultati arriveranno senza Politici CAMBIAREìììì
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0 #13 gigi ghiani 2013-10-14 06:21
la riforma di quel cazzone di monti che ha bloccato la rivalutazione delle pensioni per tre anni mi rubano in un decennio circa 30 000 euro. correggetemi se sbaglio
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0 #14 Luca Iazzetta 2017-06-24 20:28
"L'Onorevole ha recepito le giuste preoccupazioni dei colleghi intervenuti, rese ancora più accentuate dalle modifiche normative intervenute con l'ultimo contratto, lasciando irrisolte le molte questioni che gravano sul nostro settore. A tal proposito, particolare attenzione è stata espressa dall'Onorevole Damiano al ruolo del macchinista per la delicata mansione riguardo il tema della sicurezza propria, dei viaggiatori. In relazione a ciò ha confermato che si adopererà, nella prossima legislatura, per rivedere la norma attuale dei 67 anni al fine di giungere alla formulazione di una normativa più coerente con l'aspettativa di vita del personale di macchina."

Il carissimo On. Damiano Cesare oggi dice che bisogna rivedere le leggi sullo sciopero dei trasporti poiché fuori controllo e va meglio regolata.

Meditiamo, meditiamo!
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