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Io voglio umiliarti: flessibilità esasperata per macchinisti e capitreno

immagine IVU

I.V.U. - Io VOGLIO UMILIARTI

TURNI INDIVIDUALI: TRENITALIA ELIMINA CADENZA RIPOSO SETTIMANALE  PER MACCHINISTI E CAPITRENO

Da ieri, 11 settembre 2011, sui turni individuali, detti IVU (per adesso introdotti a freccia rossa e freccia argento) di PdM e PdB e' stata eliminata la cadenza settimanale del riposo al sesto giorno! I riposi sono stati inseriti dal quarto al settimo giorno, con una sequenza illogica,

che ci priva di ogni 'regolarità', impedisce la conoscenza anticipata dei giorni sicuramente liberi dal lavoro e della loro successione, scompaginando e condizionando la vita privata di ciascuno di noi oltre ogni giustificato motivo.
Questo ulteriore atto aziendale rappresenta una vera e propria aggressione alla qualità del lavoro ed alle nostre condizioni di vita e quelle dei nostri cari. La possibilità di programmare il tempo libero, il riposo, lo svago, gli affetti, la vita sociale e familiare in genere, rappresenta un cardine della dignità e della salute di ciascuno. Il nostro lavoro è già tra i più flessibili, svolgendosi normalmente nelle 24 ore con turni da 7, 8, 10 ore e da turni fuori residenza di 24 ore. Gli accordi sindacali con cui si è rinunciato a trattare i turni 'collettivi' a favore di quelli individuali unilaterali – pur se contestati aspramente più parti – contengono alcuni vincoli (utilizzati per addolcire la pillola) che l'azienda comunque ha ignorato tranquillamente; ora le organizzazioni e i dirigenti sindacali che li hanno siglati non sono in grado di imporne il rispetto ed i lavoratori si sentono ulteriormente ingannati e frustrati. La necessità di informatizzare la compilazione dei turni – utilizzata come giustificazione dell'acquisto del costosissimo sistema IVU – si è rivelata una bugia che nascondeva il vero obiettivo aziendale: indebolire i lavoratori (e il Sindacato) creando condizioni di ricattabilità e arbitrio permanente nei confronti di ciascuno di noi. La contrattazione stagionale, storicamente consolidata, dei turni collettivi a rotazione, consente, infatti, di soddisfare la produzione con l'indispensabile conoscenza anticipata dei tempi di lavoro e di riposo, proprio al fine di mitigare l'impatto sull'organismo e la vita di relazione per noi lavoratori atipici. Inoltre, i turni collettivi restano l'unico modo per garantire l'equità della distribuzione dei carichi di lavoro, del salario, il rispetto delle norme sull'orario di lavoro e consentirne il controllo sia ai singoli che alle rappresentanze sindacali. Viceversa dall'introduzione dei turni individuali, nell'ottobre scorso, subiamo impotenti una divaricazione – mirata e personalizzata che può diventare anche punitiva e ricattatoria – dei carichi di lavoro, del salario con scostamenti inaccettabili nella tipologia di servizio: condotta, riposi fuori residenza, disponibilità, riserve e traghetti, che erano intrinsecamente preclusi dai turni rotativi.
In assenza di iniziative adeguatamente dure ed efficaci, diventerà sempre più difficile conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro: la nostra flessibilità, già molto spinta, diventerebbe insopportabile.
Resta il dubbio sulle ragioni che spingono Trenitalia a questa violenta forzatura:
1 - un 'sondaggio' aziendale per mettere alla prova la capacita' di reazione del personale ?
2 - atto politico per delegittimare anche le organizzazioni e dirigenti sindacali che avevano sottoscritto i turni individuali dimostrando così la loro debolezza ?
3 – un esercizio di potere per sottomettere ed umiliare macchinisti e capitreno ?
5 – coprire la mancata funzionalità del 'programma IVU' e le responsabilità dei dirigenti che lo hanno scelto, a fronte dell'ingente spesa per il suo acquisto ?
QUALE CHE SIA LA RISPOSTA OCCORRE MOBILITARSI PER FAR FALLLIRE IL 'LORO' PROGETTO


Uno dei modi per difendersi come singoli e come categoria è lo

 

sciopero di 24 ore di tutto il PdM e PdB

 

dalle 21,00 di sabato 17 alle 21,00 di domenica 18 settembre prossimi

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