Cargo: dopo IVU, ancora i macchinisti nel mirino
Dopo IVU… È in arrivo un altro accordo capestro?
Il trasferimento e la riconversione di centinaia di macchinisti Cargo non è servito a risolvere i problemi.
Le innumerevoli ristrutturazioni non hanno cambiato il quadro: in questi giorni, l'azienda sta presentando ai sindacati il progetto di un ulteriore riduzione del servizio col dimezzamento del personale della divisione e c'è il rischio che l'accettino.
I più colpiti sono i macchinisti e il personale a terra (manovra, verifica e formatori). Le dimensioni delle eccedenze sono spaventose (circa 3.500 agenti).
Sul piano organizzativo, la proposta della divisione cargo ruota sulla proposta di eliminare il 2° macchinista che sarebbe sostituito con un "operatore polifunzionale", abilitato a tutto, ma senza alcuna patente, nonostante l'equipaggio composto da due persone abilitate alla guida, sarebbe economicamente equivalente ed organizzativamente più efficace.
La posizione della società appare puramente ideologica, finalizzata ad affermare il concetto di un solo agente di condotta per ogni treno, mentre il solito fronte sindacale non propone modelli organizzativi capaci di rispondere ai problemi e, contemporaneamente, di difendere i diritti e le condizioni di lavoro.
Non lasciamo che distruggano la "nostra" azienda, pure col consenso sindacale ed uniamo le forze poichè quanto accade nella cargo ci riguarda tutti.