Speciali

Login



Tot. visite contenuti : 2935926

Strage di Viareggio, pubblicate le motivazioni della sentenza

SCRITTO IL PRIMO ATTO DELLA STORIA GIUDIZIARIA DELLA STRAGE DI VIAREGGIO. I GIUDICI DICONO CHE "SI POTEVA EVITARE"

ECCO LA SENTENZA COMPLETA DELLE MOTIVAZIONI DI CONDANNE E ASSOLUZIONI PER IL GRAVISSIMO DISASTRO FERROVIARIO AVVENUTO IL 29 GIUGNO 2009. (Scarica pdf sentenza integrale - Documento di 1027 pagine, 100Mb)

Lucca, 2 agosto 2017 - Quella che resterà alla storia come la strage ferroviaria di Viareggio, 32 morti e centinaia di feriti, poteva essere evitata.

REGOLE TECNICHE NON RISPETTATE E SEGNALI DI ALLARME IGNORATI - In queste parole scritte dai tre giudici del Tribunale di Viareggio vi è la sintesi estrema di questa tragedia, essa  "costituisce un 'evento' derivato da una concatenazione di accadimenti strettamente consequenziali tra loro che sarebbe stato possibile evitare attraverso il rispetto di consolidate regole tecniche create proprio al fine di garantire la sicurezza del trasporto ferroviario e soprattutto, prestando massima attenzione ai diversi segnali di allarme che si erano manifestati già prima del fatto e che preludevano al disastro".

Così si esprime il Tribunale di Lucca in una delle 1027 pagine della sentenza. Una frase che sintetizza al meglio e conferma solennemente quello che da otto anni affermiamo insieme ai familiari delle vittime.

RISPARMO E SCELTE GESTIONALI - I giudici, riguardo alle società coinvolte nel processo, ritengono che esse abbiano "ottenuto vantaggi consistenti nel risparmio economico derivato dalla omissione di interventi di carattere tecnico".

RESPONSABILITA' DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO - Un passaggio importante è dedicato alla figura apicale, quella dell’amministratore delegato, al quale "non poteva e non doveva sfuggire l’assenza di adeguata analisi e valutazione dei rischi connessi alla circolazione di convogli trasportanti merce pericolosa sull’intera rete nazionale". Secondo i giudici "le omissioni sono espressione di una generale linea aziendale e imprenditoriale di precise scelte gestionali, in particolare in materia di manutenzione, nonché di strutturali carenze organizzative e valutative risalenti nel tempo e facenti capo direttamente ai vertici di Rfi e all’amministratore delegato». Quindi chi ricopriva quell'incarico «era ben consapevole delle violazioni, dell’assenza dei livelli di sicurezza. Avrebbe potuto ben prevedere i tragici effetti che potevano conseguire dalla violazione delle norme cautelari e avrebbe potuto evitare gli eventi».

UN'ATTESA LUNGA OTTO ANNI - Ci sono voluti oltre otto anni per vedere riconosciute le 'cause' della strage che sconvolse la città di Viareggio quella tragica sera del 29 giugno 2009 e per conoscere le motivazioni delle condanne inflitte a 23 degli imputati. Oltre che le ragioni delle condanne, sono di notevole interesse anche quelle delle assoluzioni totali e parziali riconosciute ad alcuni imputati, tra cui Mauro Moretti e Vincenzo Soprano. Decisioni che non mancheranno di produrre ulteriori sviluppi in sede di appello.

DOCUMENTO COMPLESSO - E ci sono voluti oltre sei mesi al Collegio giudicante per scrivere, nero su bianco in oltre mille pagine, la storia giudiziaria della strage. Un documento che, per la sua complessità, necessita di un'attenta e approfondita lettura. Ci riserviamo di effettuare un commento dettagliato sulle principali questioni nei prossimi giorni.

MORETTI "NON ERA" IL CAPO - Tra le motivazioni più attese vi è quella della controversa assoluzione parziale di Moretti per il suo ruolo di amministratore della Società Capogruppo, FS Spa: secondo il Tribunale non sono sufficienti i suoi innumerevoli interventi nell'attività propria delle società controllate e della sua presenza incombente in ogni attività aziendale di RFI e Trenitalia, ampiamente documentati dall'accusa, per stabilire una responsabilità penale.

PIENAMENTE APPLICABILI LE LEGGI SULLA SICUREZZA DEL LAVORO - Altro aspetto significativo è il riconoscimento delle aggravanti relative alla violazione della normativa sulla sicurezza del lavoro. Il Collegio giudicante ha ampiamente motivato che al disastro ferroviario di Viareggio si applicano le norme del Testo unico 81/08 con particolare riguardo all'obbligo di effettuare la "valutazone dei rischi" anche a fronte dell'esistenza di normative specifica del settore ferroviario e relative alle sostanza chimiche pericolose. Anzi, sottolineano i giudici, la evidente pericolosità del GPL imponeva cautele maggiori da parte di tutti i soggetti coinvolti.

UNA SENTENZA PER COMPRENDERE LA NUOVA "JUNGLA FERROVIARIA" - Una sentenza complessa ed articolata che può aiutare a comprendere - quasi fosse un trattato di economia politica e tecnica ferroviaria - i sofisticati meccanismi regolamentari, societari e tecnici, che governano il traffico ferroviario in Italia e in Europa nell'attuale regime concorrenziale. Un traffico, liberalizzato e privatizzato che somiglia sempre più alla "giungla" della strada, con frammentazione degli operatori e forti difficoltà di controlli e accertameni preventivi da parte delle istituzioni statali.

23 CONDANNE - Il verdetto, letto in aula a Lucca il 31 gennaio scorso, ha riconosciuto colpevoli e condannato 23 imputati tra 5 e 9 anni, tra loro Mauro Moretti (7anni), Michele Elia (7 anni e 6 mesi), Vincenzo Soprano (7 anni e 6 mesi) e Giulio Margarita (6 anni e 6 mesi) e assolto gli altri dieci. Condannate pure cinque società per responsabilità amministrative.

CONFERMATA SOSTANZA DELLE ACCUSE - Pur riducendo la maggior parte delle pene richieste, salvo che per alcuni imputati per i quali sono state aumentate (e una condanna per un imputato che la procura chedeva di assolvere), la sentenza ha confermato l'impianto accusatorio e l'individuazione delle responsabilità anche per gli amministratori, sebbene per Mauro Moretti e Vincenzo Soprano siano stati giudicati non pertinenti alcuni capi d'imputazione.

DOCUMENTO A DISPOSIZIONE DI TUTTI - Pur nella sua poderosa mole, e nella difficoltà di lettura  e comprensione, mettiamo a disposizone di tutti l'intero documento affinché chiunque possa leggerlo ed entrare - anche se  attraverso il freddo linguaggio giuridico - nella tragedia che si è compiuta a Viareggio in quella calda notte d'estate. Un modo per comprendere il dolore dei sopravvissuti, dei familiari delle vittime ma anche la presa d'atto istituzionale della vulnerabilità e dei pericoli connessi ai sistemi di trasporto delle merci pericolose, circostanze che da oggi le imprese, lo Stato e l'Unione Europea non possono più ignorare.

DALLE AULE GIUDIZIARIE A QUELLE DEI PARLAMENTI - Mentre la vicenda giudiziaria proseguirà con i suoi riti ed i suoi tempi, il problema dellla sicurezza del trasporto ferroviario si sposta oggi nei luoghi della politica. Dopo questa sentenza, quali che siano gli esiti nei successivi gradi di giudizio, i 'decisori politici' che siedono nelle aule dei parlamenti nazionali e in quello europeo, nonché i tecnorati dell'Agenzia Europea (ERA) e di quelle nazionali (ANSF per lItalia), non potranno più privilegiare "il totem" della concorrenza sfrenata sui binari a danno della sicurezza. In questa sentenza sono tracciate - seppure in modo non esplicito - le cause strutturali intrinseche alle ferrovie liberalizzate, al pari delle autostrade, e indicati i correttivi da adottare per ottenere controlli realmente efficaci da imporre su tutti gli aspetti tecnici e politico economici del trasporto ferroviario.

---------

Quadro riepilogativo delle pene per ciascun imputato

Imputato

Qualifica

Richieste della Procura

nel Processo d'Appello

Sentenza Tribunale

di Lucca

31-01-2017

Richiesta della Procura

1

Andronico Salvatore

Responsabile struttura Sicurezza Trenitalia Cargo

6 anni

9 anni

2

Andreas Barth

Dipendente Jungenthal Gmbh, primo sostituto del responsabile di officina

assolto

assoluzione

3

Helmut Broedel

Responsabile officina sale di Jungenthal

8 anni

9 anni

4

Andreas Carlsson

Responsabile di stabilimento dell'Officina Jungenthal Gmbh

assolto

assoluzione

5

Castaldo Mario

Direttore Divisione Cargo, ex ad di Cargo Chemical

7 anni

9 anni

6

Costa Giovanni

Responsabile Unità produttiva Divisione tecnica Rfi Spa

6 anni

9 anni

7

Di Marco Giorgio

Ex responsabile Unità Produttiva Direzione tecnica Rfi Spa

6 anni

9 anni

8

Di Venuta Calogero

Ex direttore compartimentale infrastruttura Firenze

assolto

5 anni

9

Elia Mario Michele

Amministratore delegato di Rfi, ex responsabile Armamento ed ex responsabile della Direzione tecnica Rfi (più di recente ex ad del Gruppo Ferrovie)

7 anni e 6 mesi

15 anni

10

Farneti Giuseppe

Ex responsabile Armamento Rfi

assolto

6 anni e mezzo

11

Favo Francesco

Ex responsabile della struttura di Certificazione sicurezza imprese ferroviarie e dell'Istituto sperimentale della Direzione tecnica di Rfi Spa

6 anni

9 anni

12

Fumi Alvaro

Responsabile Istituto sperimentale della Direzione tecnica Rfi Spa

6 anni

9 anni

13

Galloni Gilberto

Ex amminstratore delegato di FS Logistica Spa

assolto

8 anni e 6 mesi

14

Gobbi Frattini Daniele

Responsabile tecnico e responsabile Commessa carri, della Cima riparazioni Spa

6 anni e 6 mesi

8 anni e 6 mesi

15

Koennecke Uwe

Responsabile Officina Jungenthal Gmbh

9 anni

9 anni

16

Kogelheide Rainer

Amministratore delegato Gatx Rail Germania

9 anni e 6 mesi

10 anni

17

Kriebel Uwe

Operaio addetto alla verifica con ultrasuoni dell'Officina Jungenthal

8 anni

6 anni e 8 mesi

18

Lehmann Joachim

Supervisore e responsabile esami non distruttivi presso Officina Jungenthal

assolto

8 anni e 3 mesi

19

Linowski Peter

Responsabile sistema manutenzione Gatx Rail

9 anni e 6 mesi

9 anni

20

Maestrini Emilio

Responsabile Direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema di Trenitalia Spa

6 anni e 6 mesi

8 anni

21

Mansbart Johannes

Amministratore delegato Gatx Rail Austria

9 anni

10 anni

22

Margarita Giulio

Ex direttore Sistema gestione sicurezza circolazione treni ed esercizio ferroviario della Direzione tecnica di Rfi. Oggi dirigente ANSF

6 anni e 6 mesi

13 anni

23

Marzilli Enzo

Responsabile struttura direzione norme, standard, sviluppo e omologazione Rfi

6 anni

9 anni

24

Mayer Roman

Responsabile manutenzione flotta carri merci Gatx Rail Austria

9 anni

8 anni e 3 mesi

25

Moretti Mauro

Ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Spa, ed ex amministratore delegato di Rfi Spa

7 anni

16 anni

26

Pacchioni Giuseppe

Ex Direttore generale della Cima Riparazioni Spa

7 anni

assoluzione

27

Pezzati Angelo

Capo commessa settore carri e responsabile tecnico del reparto sale di Cima Riparazioni

assolto

8 anni

28

Pizzadini Paolo

Capo commessa settore carri e responsabile tecnico del reparto sale di Cima Riparazioni Spa

6 anni e 6 mesi

8 anni

29

Rossi Stefano

Ex responsabile Armamento Rfi

assolto

assoluzione

30

Schroeter Andreas

Tecnico di 2° livello e sostituto supervisore esami non distruttivi eseguiti da Uwe Kriebel nell'Officina Jungenthal Gmbh

8 anni

7 anni e 6 mesi

31

Soprano Vincenzo

Amministratore delegato di Trenitalia Spa ed ex amministratore delegato di FS Logistica Spa

7 anni e 6 mesi

8 anni

32

Testa Mario

Responsabile Armamento Rfi

assolto

5 anni

33

Vighini Massimo

Caposquadra reparto carri di Cima Riparazioni Spa

assolto

7 anni

Imprese imputate per responsabilità amministrativa ex legge 231/2001

Gatx Rail Austria

sanzione pecuniaria pari a 400 quote del valore di 1.200 euro ciascuna – 480.000 Euro

Sanzione amministrativa pari a un Milione di Euro per ciascuna impresa

Gatx Rail Germania

Jungenthal Waggon

Trenitalia Spa

sanzione pecuniaria pari a 700 quote del valore di 1.000 euro ciascuna – 700.000 Euro

Rfi Spa

Fs Logistica

assolte

Fs Spa

Cima Riparazioni Spa

Commenti   

 
0 #1 Elena Ferrarese 2017-08-03 16:19
Vergognoso!!!!! ! Li stirerei con la sedia a rotelle e stampellate di qua e di la! Merdoni assassini...
Citazione
 

L'ultimo numero

Siti amici

J!Analytics