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Stress lavoro correlato per macchinisti e capitreno, pubblicata la ricerca

"UN TRENO CARICO DI STRESS", la ricerca sul campo tra macchinisti e capitreno, cui abbiamo collaborato, è stato pubblicato su GIMLE, Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia (*), una prestigiosa rivista specializzata nel settore.

Documenti, sintesi, dati integrali, registrazioni e risultati della ricerca.


Roma, 31 maggio 2017 - Un importante riconoscimento al lavoro di ricerca sul tema dello stress lavoro correlato per macchinisti e capitreno, cui la rivista ha contribuito, è arrivato con la pubblicazione sull'ultimo numero del Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, GIMLE (vol. 38, n. 4, pp. 284 - 294, ottobre-dicembre 2016).

Parliamo del lavoro di ricerca condotto in modo collettivo - denominato "Un treno carico di stress" - realizzato con la partecipazione di moltissimi lavoratori (254 Macchinisti e 197 Capitreno, 73 femmine e 124 maschi) e degli RLS, coordinati da Laura Marrucci, esperta di psicologia clinica e Vezio Ruggieri, docente di Psicofisiologia alla Sapienza. Al lavoro hanno partecipato attivamente la ASL di Firenze, con Giuseppe Petrioli, medico del lavoro, responsabile Servizio Prevenzione e la Regione Toscana, con Stella Lanzilotta del settore Tutela della salute.

"La professione del personale ferroviario in servizio sui treni (Macchinisti e Capitreno) - si legge nell'articolo - si discosta sensibilmente dalla maggioranza delle altre almeno per quanto riguarda la definizione dei tempi di lavoro (organizzato in turni irregolari a sestine settimanali in cui le sessioni lavorative giornaliere possono iniziare in ognuna delle 24 ore, con il limite dell’intervallo minimo fra un servizio e l’altro di 11 ore".


Da questa diffusa consapevolezza presente tra i gli RLS ed i lavoratori è nata l'esigenza di affrontare un tema così complesso attraverso lo studio di un 'metodo' specifico di individuazione dei fattori di stress, adatto a lavoratori impegnati in un'attività così atipica, che superasse i limiti e le lacune della cosiddetta Check-list dell'INAIL, estremamente generica ed adatta esclusivamente per lavorazioni e impieghi "ordinari".

I risultati della ricerca illustrata nell'articolo del GIMLE, sono anche disponibili in forma integrale, completi di tabelle, documenti e registrazioni, su questo sito all'indirizzo https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/221-un-treno-carico-di-stress per la loro libera divulgazione, alla sola condizione di citarne la fonte in caso di pubblicazione

"L’obiettivo della ricerca - chiariscono gli autori - è stato quello di mettere a punto, in dialogo e con la partecipazione dei lavoratori interessati, e sperimentare, una metodologia e uno strumento per l’individuazione, la rilevazione e la valutazione dei fattori di rischio stress lavoro correlato specifici nel personale ferroviario in servizio sui treni".

Il tema dello stress lavoro correlato torna di grande attualità proprio in questo periodo, in occasione dell'aggiornamento delle Valutazioni di rischio; giungono da tutte le aziende, e da quelle ferroviarie in particolare per le evidenti atipicità di impego del personale degli equipaggi,  grandi resistenze ad affrontare un'autovalutazione sincera della propria organizzazione idonea a mettere in luce le criticità e i margini di miglioramento possibili.
Per questo - lo sappiamo per esperienza diretta e negativa di molti lavoratori ed RLS del personale equipaggi - alcune aziende tentano insistentemente di riproporre il metodo INAIL come unica opzione possibile: un metodo che in qualche modo 'occulta' una serie di significativi fattori stressogeni del tutto assenti nella Check-List dell'Inail, pensata e calibrata per settori industriali e terziari tipici. Ma lo stesso si può dire di altri impieghi atipici presenti in altri settori come la sanità, la navigazione, ecc.

Con la pubblicazione di questo articolo, la ricerca "Un treno carico di Stress" riceve un importante riconoscimento della comunità scientifica che rafforza la nostra richiesta di un'approccio più corretto alla Valutazione dello stress da lavoro per macchinisti e capitreno. Dalla ricerca emerge infatti che "In particolare, i livelli di ansia, irritazione, sforzo fatica, sonnolenza e difficoltà di concentrazione, soggettivamente rilevati, mostrano differenze nelle diverse giornate lavorative, e nelle diverse fasce orarie delle stesse. La percezione globale del proprio stato di stress psicologico misurato con il test MSP risulta nettamente superiore a quello del resto della popolazione non clinica, sia nei macchinisti, sia nei capitreno".

L'articolo apparso sul GIMLE può essere, inoltre opportunamente utilizzato come supporto sul piano scientifico dagli RLS, i quali hanno generalmente poche conoscenze accademiche, per dimostrare la fondatezza della richiesta al datore di lavoro, riguardo l'adozione di uno "strumento" adeguato, idoneo a 'misurare' effettivamente le condizioni di stress sul lavoro. Esso può essere utile a tutti noi anche al fine di evitare gli effetti perversi di quella sorta di condizionamento unidirezionale dei "dotti e sapienti", RSPP, medici competenti e consulenti vari, che può mettere in soggezione psicologica gli RLS nel rapporto sbilanciato col datore di lavoro che si instaura nelle dinamiche della Valutazione dei rischi.

Invitiamo tutti i lavporatri coinvolti nella Valutazione stress LC e tutti gli RLS a utilizzare al meglio i risultati di questa ricerca ed a prenderla come riferimento nella fase di individuazione dei fattori di rischio assenti nei metodi standard ed a supporto di eventuali segnalazioni alle ASL.

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GIMLE

Giornale italiano di medicina del lavoro ed ergonomia, una delle più autorevoli riviste in materia di medicina del lavoro pubblicate in Italia.
Il GIMLE, viene pubblicato da più di trent’anni a cura del “Centro studi Fondazione Salvatore Maugeri”. Esce con cadenza trimestrale, cartaceo e sul web, su un sito dal quale è possibile consultare e scaricare liberamente i pdf degli articoli pubblicati nelle edizioni passate a partire dal 2001.
Ospita articoli sui più attuali temi che riguardano la medicina del lavoro, dalle malattie professionali ai rischi emergenti, dal dibattito sul ruolo del Medico Competente e delle varie figure coinvolte nel sistema di salute sicurezza sul lavoro, all’evoluzione normativa e dei servizi sanitari e di prevenzione.
Nelle pagine della rivista si dà conto di ricerche, sono pubblicati atti di convegni e risultati di sperimentazioni. Alcuni numeri inoltre sono corredati da “Special issue di psicologia” dedicati all’approfondimento di tematiche inerenti l’aspetto psicologico e comportamentale dell’essere umano e quindi del lavoratore.
Facile considerare la rivista quindi come un ottimo strumento di aggiornamento e confronto in primo luogo per chi si occupa della salute dei lavoratori da un punto di vista prettamente medico, ma in seconda battuta per chiunque voglia essere informato e aggiornato sulle principali tematiche che riguardano il mondo del lavoro e le proprie condizioni.

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