Non si può rimanere a guardare
Appello apparso su "il manifesto" del 6 gennaio 2009, al quale ci associamo.
NON SI PUÒ RIMANERE A GUARDARE
C'è un modo per evitare il massacro di civili. C'è un modo per salvare il popolo palestinese. C'è un modo per garantire la sicurezza e la pace di Israele e del suo popolo. C'è un modo per dare una possibilità alla pace in Medio Oriente. C'è un modo per non arrendersi alla legge del più forte e affermare il diritto internazionale: cessate il fuoco in tutta l'area, ritiro immediato delle truppe israeliane, fine dell'assedio di Gaza, protezione umanitaria internazionale.
Facciamo appello a chi ha responsabilità politiche e a chi sente il dovere civile perché sia rotto il silenzio e si agisca. Le Nazioni Unite e l'Unione Europea escano dall'immobilismo e si attivino per imporre il pieno rispetto per imporre il pieno rispetto del diritto internazionale.
L'Italia democratica faccia la sua parte.
Le nostre organizzazioni si impegnano, insieme a chi lo vorrà, per raccogliere e dare voce alla coscienza civile del nostro paese.
Acli, Arci, Legambiente, Cgil, Auser, Libera, Rete Lilliput, Associazione Ong Italiane - Piattaforma Medio Oriente, Fondazione Angelo Frammartino, Beati i Costruttori di Pace, Fiom, Cgil Funzione Pubblica, Un ponte per…, Aiab, Cies, Gruppo Abele, Cipax - Centro Interconfessionale per la pace, Donne in Nero, A Sud, Fair, Fairtrade Italia, Forum Ambientalista, Ucodep, Terres des Hommes International, Armadilla Onlus, Sdl Intercategoriale, Tavola Sarda per la pace, Famiglia di Angelo Frammartino, Luigi Ciotti, Flavio Lotti, Luciana Castellina, Giuliana Sgrena, Enzo Mazzi - Isolotto Firenze, Luisa Morgantini, Vittorio Agnoletto, Giovanni Berlinguer, Sergio Staino, tanti gruppi locali, docenti, amministratori locali, pacifisti e pacifiste, cittadini e cittadine…
Se volete inviare il presente appello al Presidente della Repubblica Italiana, fatelo cliccando qui.