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PER LE OO.SS L'AGENTE SOLO SI PUO' FARE SEMPRE, NESSUNA PRECLUSIONE: CON OGNI TRENO, DI GIORNO, DI NOTTE, ECC. MANCA SOLO IL COLLEGAMENTO DI SICUREZZA.

 

NON LO DICONO ANCORA MA ASSIEME ALL'AGENTE SOLO CI SAREBBE SEMPRE PURE IL PEDALE DELL'UOMO MORTO.

MA I LAVORATORI DEL PDM, DI QUESTO ARRETRAMENTO EPOCALE DELLE LORO CONDIZIONI DI LAVORO COSA NE PENSANO? 
SONO STATI CONSULTATI O I LORO (I NOSTRI) RAPPRESENTANTI DECIDONO IN LORO NOME SENZA NEANCHE SAPERE COSA NE PENSANO QUELLI DI CUI "TUTELANO" GLI INTERESSI ?
APPARE EVIDENTE CHE MANCA QUALCHE TASSELLO IMPORTANTE DI DEMOCRAZIA SINDACALE.
BISOGNERA' RIMPBOCCARCI LE MANI E RIPRENDERSELA.


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(ANSA) - ROMA, 5 LUG - Prima di abolire il secondo macchinista dai treni bisogna che linee e locomotori siano tutti attrezzati dal punto di vista tecnologico, attraverso il sistema SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno), che consente la frenatura automatica quanto il conducente non rispetta la velocità prevista. E bisogna testare i protocolli di emergenza in caso di malore dell'operatore. Solo dopo potrà partire la sperimentazione. Questa la posizione dei sindacati sul progetto di eliminare il macchinista doppio, rilanciata dall'ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Nessuna preclusione di principio, assicurano le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil. «Ma per ora nessuno ci ha comunicato che siamo pronti a partire - afferma Nasso, segretario nazionale Fit-Cgil -. Quando lo saranno, ci convocheranno», aggiunge. «Nel 2006 - ricorda, però - ci avevano detto che il 2008 era l'anno di completamento delle attrezzature». «Non basta che siano attrezzate le linee. Devono esserlo anche i locomotori - afferma Dario Del Grosso, segretario nazionale Uiltrasporti responsabile per le Ferrovie - e a noi risulta che le linee siano a buon punto, mentre solo una piccola parte di locomotori sono attrezzati. Nell'ordine di alcune decine, rispetto a 6.000 treni regionali e 700 treni a lunga percorrenza». «Da due anni periodicamente sbandierano questa novità - aggiunge Giovanni Luciano, segretario nazionale Fit-Cisl Ferrovie -. Ci sono stati tavoli tecnici. Il sindacato non si è mai sottratto al confronto. Chissà come mai Moretti ne riparla proprio ora e scatta il dibattito sul doppio macchinista, mentre nessuno si chiede più perchè lunedì l'Italia si ferma», aggiunge riferendosi allo sciopero dei trasporti in programma da domani sera. Le cifre di Luciano sull'allestimento tecnologico dei locomotori sono più positive di quelle in possesso della Uil. «Non c'è nulla di ufficiale - afferma - ma da alcune informazioni ci consta che il 70% dei locomotori sia attrezzato. Il vero punto critico è un altro: avere un protocollo di emergenza nel caso in cui il macchinista si senta male. La possibilità di dare un allarme è affidata a una tecnologia che, sostanzialmente, è la stessa dei telefoni cellulari. Ma, a quanto sappiano, non tutte le gallerie sono coperte. E in generale questo sistema non ci dà grande affidabilità ».

 

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