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Soppressioni per guasto 'Blocco Porte'

Firenze, 5 luglio 2008 - "Sono troppi gli infortuni accaduti a viaggiatori e ferrovieri per questo non possiamo far finta di nulla né possiamo subire in silenzio le pressioni e le velate minacce dei dirigenti di Trenitalia. Di fronte alle morti ed alle mutilazioni già avvenute a causa delle "porte killer" dei treni, abbiamo il dovere di rispettare col massimo rigore tutte le norme di sicurezza".

È quanto si legge in una nota dei delegati RSU-RLS dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri, organismo trasversale con iscritti a tutte le sigle, in merito alle ultime soppressioni avvenute questa mattina, per due treni regionali, il 11816 delle 6,19 tra Lucca e Viareggio e il 3045 delle 8,39 che collega Lucca a Firenze. "La causa della cancellazione di questi treni, ma anche di molti altri nei giorni scorsi - proseguono i delegati - è il guasto al dispositivo di sicurezza per il 'controllo porte chiuse' che per noi è un elemento irrinunciabile. Il controllo delle porte dei treni, sui convogli dove questo è installato - spiega Dante De Angelis, Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori e macchinista - avviene mediante un semplice circuito elettrico che segnala al macchinista in cabina di guida, con una spia verde, la regolare posizione di tutte le porte durante il viaggio; nel caso venisse a mancare il macchinista è tenuto a fermare immediatamente il treno, in caso di ulteriori pressioni sui lavoratori non esiteremo a rivolgerci all'Autorità Giudiziaria. Il direttore del trasporto regionale della Toscana, Francesco Cioffi - continua la nota dell'Assemblea Nazionale - dovrebbe occuparsi maggiormente della manutenzione di tutti i treni invece di indurre con ordini minacciosi i ferrovieri a partire anche con dispositivi di sicurezza guasti, perché ciò, alla luce della tragica esperienza, rappresenta un vero e proprio attentato all'incolumità delle persone: quattro morti solo nell'anno 2007, viaggiatori e ferrovieri mutilati e feriti, decine di incidenti evitati fortuitamente. In totale più di 800 infortuni in due anni ne fanno la maggiore causa di incidentalità delle Fs". Tra l'altro, nei mesi scorsi tre dirigenti nazionali delle FS sono stati condannati dal Tribunale di Prato per un incidente mortale avvenuto ad una viaggiatrice a causa di una porta non bloccata, un altro è sotto processo a Piacenza per l'amputazione di una gamba al capotreno Antonio Di Luccio; di ieri è la notizia dell'incriminazione, sempre di dirigenti FS, da parte della Procura di Milano per l'amputazione di una gamba di una giovanissima viaggiatrice rimasta vittima di una porta. "L'azienda vorrebbe trasferirci - dice il capotreno, rappresentante dell'Orsa, Sandro Cappelli - la responsabilità del controllo contemporaneo e continuativo di tutte le porte del treno mentre è in viaggio, è ovvio che ciò è impossibile ed espone i viaggiatori ma anche noi ferrovieri ad un rischio inaccettabile". Un altro capotreno, Maurizio Giuntini, iscritto alla Filt-Cgil e delegato alla sicurezza dice: "Noi facciamo tutto il possibile, bloccando eventualmente alcune porte, ma quando il guasto è più serio necessita di personale specializzato ed attrezzature adeguate che purtroppo nelle stazioni come Lucca non ci sono. Non possiamo accettare - conclude - le pressioni della direzione per far partire i treni senza i dispositivi di sicurezza, il nostro dovere è garantire la sicurezza di tutti".

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