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Mamma, mi sono ripreso l'Uomo Morto!

Con la direttiva del 30 giugno 2008 il direttore dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) ha praticamente reintrodotto l'utilizzo dell'Uomo Morto sui treni, dal 1 luglio 2009.


Nella direttiva si chiarisce (sic!) che, in verità, questa reintroduzione sarebbe dovuta avvenire già dal 1 luglio 2008, come da direttiva ministeriale n° DG4/Div5 0044725 del 20.10.2006 ma lo slittamento s'è reso necessario per consentire alle imprese ferroviarie il pieno rispetto delle indicazioni/prescrizioni ASL.
Oggi è chiaro, quindi, che  la "dissociabilità" del VACMA era parte integrante di un periodo transitorio che -  secondo quanto le oo.ss. hanno affermato nella loro comunicazione del 25 giugno 2008 seguita all'incontro con CHIOVELLI - il risultato della dura battaglia contro il VACMA è servita al raggiungimento di un "...equilibrio transitorio che tuttavia è garante di una efficace governabilità del conflitto che ha coinvolto più attori sindacali, datoriali e istituzionali...".
Secondo l'ANSF sarebbe prossima (?) la definizione di una STI (Specifiche Tecniche di Interoperabilità) che estenda anche al traffico convenzionale l'obbligo del "pedale" da pigiare almeno ogni 30'', così come stabilito dalla Fiche UIC 641-O del febbraio 2001.
Così, appena le imprese avranno risolto le criticità in materia di salute e sicurezza del lavoro  (col consenso quasi certo delle ASL - e del coordinamento tecnico delle regioni - già in parte manifestato in occasione del convegno del 18 settembre 2007 presso l'Università di Urbino), potrà essere introdotto quell'Uomo Morto che tanto abbiamo osteggiato.
Perchè allora, questo silenzio sindacale così assordante?
Poichè in questi giorni si torna a parlare di Agente Solo e del "possibilismo" sindacale, c'è da temere che l'accettazione, da parte sindacale, di tale modulo di condotta al quale sono storicamente contrari i macchinisti rappresenti quel già sentito refrain "..l'Europa ce lo impone...", che poi è un falso ma serve per giustificare un atteggiamento compiacente se non complice! E non sembri un semplice pessimismo di maniera, se è vero (come è vero) che già alcuni autorevoli rappresentanti sindacali vanno affermando che "...Le due ipotesi in campo, entrambe azzardate, anche se con diverso grado avventuristico, sono o resistere e perdere in maniera, a parere non solo mio, definitiva o dire "bene, siamo pronti a discutere ma non siamo intenzionati a regalare nulla"..." magari senza esporsi troppo ma, messa così, si può gia intuire dove il sindacato andrà a parare..!
Invitiamo tutti i macchinisti a leggere bene la direttiva del 30 giugno 2008 dell'ANSF che, per l'occasione, abbiamo pubblicato evidenziando i passaggi che abbiamo ritenuto più significativi, con i link alle norme citate.
Svegliamoci!!

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