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SICUREZZA E MANUTENZIONE. 15 RLS SCRIVONO AL MINISTRO, A MORETTI E AI SINDACAT

:
Al Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli (fax 06.44124346)
All’AD delle FS, Mauro Moretti (fax 06.44104658)
P.zza della Croce Rossa, 1 
00161 Roma E, p.c. Alle Segreterie nazionali 
Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fast, Orsa CUb, SdL
Onorevole Ministro, egregio amministratore delegato,
siamo un gruppo di lavoratori di Trenitalia, Rappresentanti per la Sicurezza, (RLS) giunti alla determinazione di scriverVi a seguito dei numerosi e gravi inconvenienti avvenuti negli ultimi mesi che hanno evidenziato seri problemi di sicurezza nel trasporto ferroviario.


Una delle questioni più spinose resta quella delle “porte killer” dei treni che continuano a causare incidenti, spesso con danni alle persone, qualche volta, purtroppo, addirittura con esiti tragici per i viaggiatori e ferrovieri.
Altro tema rilevante è la situazione degli ETR, interessati recentemente da inconvenienti potenzialmente molto gravi, come la perdita del tetto di una locomotiva in velocità al treno 9437 sulla direttissima Roma Firenze il 5 aprile scorso, la vicenda dell'Eurostar 9427 Milano-Roma spezzatosi in due tronconi la mattina del 14 luglio pochi minuti prima di entrare in servizio e quella, del tutto analoga, dell’Eurostar 9452 la sera del 22, subito dopo la fine del servizio. Fatti che solo per circostanze fortuite non hanno causato conseguenze ben più gravi.
La mattina del 29 luglio, in galleria nei pressi di Salerno si è spezzato ancora un treno, fortunatamente merci. Seppur le due parti grazie al “freno continuo” si sono fermate autonomamente bloccando “solo” la circolazione, senza compromettere la sicurezza, si è dimostrato che - contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi dall’azienda a seguito degli episodi di Milano - i treni possono purtroppo spezzarsi anche in marcia in presenza di sollecitazioni improprie e problemi agli organi di aggancio e/o del freno.
Negli ultimi mesi, abbiamo messo in evidenza e segnalato all'azienda, a tutti i livelli, dall'amministratore delegato ai dirigenti territoriali, questi problemi riguardanti gli Etr e relativi anche a manutenzione, controlli sulla manutenzione e usura. Purtroppo non abbiamo ancora ricevuto alcuna chiamata dai vertici aziendali, ma confidiamo che nei prossimi giorni ci spieghino cosa sta succedendo a questi treni che, utilizzati al massimo del servizio, sono oltremodo sfruttati e necessiterebbero quindi di un supplemento di attenzione.
L'ultima volta che siamo riusciti a strappare con i denti una riunione su questi temi con i dirigenti, infatti, è stato per una serie di incidenti ai motori ed agli organi meccanici dei pendolini 480; ma solo a seguito dell’iniziativa di autotutela di riduzione di velocità e dell’intervento dell’Autorità Giudiziaria.
Con riferimento agli ETR spezzati nella stazione di Milano non possiamo accettare che la responsabilità sia scaricata, come al solito, su un errore umano dell'ultimo operatore, cioè il macchinista. Essa è della cabina di comando e di responsabilità poiché gli Etr 500 possiedono comandi completamente elettronici ed è inaccettabile che, anche in presenza di un errore di manovra o una disattenzione, possa accadere quello che è successo: lo affermiamo sulla base della nostra conoscenza diretta del lavoro sui treni. Noi abbiamo il dovere di vagliare ogni ipotesi anche quella dell’usura o del deficit di manutenzione o di progettazione. Se come dichiarato dall’azienda, l’unica causa sarebbe stata la frenatura d’urgenza comandata dall’apparecchiatura di sicurezza SCMT della locomotiva di coda si porrebbero inquietanti interrogativi sulla funzione stessa di queste nuove apparecchiature inserite su treni già in esercizio senza verificarne preventivamente la compatibilità. 
C'è amarezza nella categoria perché si parla tanto di sicurezza sui treni e sul lavoro, ma abbiamo la sensazione che chi sui treni non ci lavora, non abbia la percezione della reali condizioni in cui sono. Noi cerchiamo sempre prima un approccio collaborativo con l'azienda, ma quando i dirigenti non rispondono alle nostre richieste, siamo costretti a fare segnalazioni agli Organismi di vigilanza, alle procure e all'opinione pubblica, come è avvenuto per le 'porte killer'.
In ogni caso non possiamo tollerare che, invece di prendere in seria considerazione le segnalazioni dei RLS ed affrontare i problemi, la risposta aziendale sia elusiva nel merito e minacciosa nel metodo. Anche tenuto conto dell’incomprensibile rinvio a data da destinarsi dell’incontro sindacale programmato proprio sul tema dei treni spezzati. 
La contestazione disciplinare emessa per le dichiarazioni del RLS riguardo agli spezzamenti degli ETR a Milano, ha tutto il sapore di un atto intimidatorio nei confronti di chi si è solo fatto portavoce del pensiero e delle convinzioni di tutti noi, così pure come quelle emesse a carico dei ferrovieri che hanno richiesto la riparazione del “controllo porte chiuse” prima della partenza.
Facciamo appello a Voi affinché possa aprirsi con i RLS, anche in Trenitalia, un dialogo costruttivo, nel rispetto dei ruoli e nell’interesse della sicurezza dei lavoratori e degli utenti di un servizio pubblico di interesse generale quale è il nostro. 
Roma, 8 agosto 2008 
Distinti saluti

...e questa è la risposta di FS spa...
FERROVIE: FS, EPISODIO TRENO MERCI NON ASSOCIABILE A INCIDENTI EUROSTAR
Roma, 8 ago. - (Adnkronos) - «Il caso citato dagli Rls non ha alcun riferimento tecnico con gli episodi che hanno interessato 2 Etr 500 nelle settimane scorse. Anche questo caso, tuttavia, ha messo in evidenza l'efficacia del sistema del freno continuo che blocca entrambe le sezioni del treno in piena sicurezza». Lo precisano le Fs in una nota in cui aggiungono che «non essendo i due episodi associabili fra loro in alcun modo diffidano chiunque volesse utilizzare il caso per eventuali strumentalizzazioni». Adnkronos) 08-AGO-08 18:22

 

 


Per i Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori:
Maurizio Barsella, Filippo Cufari, Fabio Della Lunga, Roberto De Paolis, Roberto Favretto, Maurizio Giuntini, Domenico Lo Parco, Roberto Manetti, Marco Mennitti, Agostino Nicoletta, Riccardo Panieri, Giovanni Papi, Alessandro Pellegatta, Giuseppe Pinto, Roberto Santi.

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