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Crevalcore: i RLS si oppongono all'archiviazione

(DIRE) Bologna, 2 apr. - "Non possiamo tollerare che i vertici delle Ferrovie e del Ministero escano dall'inchiesta senza che il loro comportamento, improntato a ciniche e fredde ragioni economiche, sia almeno sottoposto al vaglio processuale".

È con queste motivazioni che i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) oggi hanno presentato al Tribunale di Bologna opposizione alla richiesta di archiviazione per Mauro Moretti, Michele Elia e Giancarlo Paganelli, avanzata dalla Procura di Bologna al termine dell'inchiesta sul disastro ferroviario di Crevalcore, in provincia di Bologna, che il 7 gennaio 2005 costo' la vita a 17 persone. Come si legge nella nota degli Rls che hanno chiesto al Giudice di avviare nuove indagini perche' ritengono "paradossale" che i vertici non siano chiamati in causa. "Temiamo che tutto possa finire con una sorta di immunita' ferroviaria- scrivono gli Rls- per i dirigenti che hanno ridotto la sicurezza". Sono stati loro i responsabili, secondo gli Rls, dell'"eliminazione di alcuni fattori di sicurezza che da 150 anni sono posti a tutela dei viaggiatori come ad esempio il doppio macchinista e gli incroci prudenti". Secondo gli Rls, le responsabilita' di ciascuno dei tre dirigenti devono essere vagliate "in modo rigoroso". In particolare, secondo i delegati alla sicurezza, i dirigenti e i funzionari di Trenitalia sono responsabili di "aver ridotto l'equipaggio di guida su un linea ad alto rischio nebbia, priva di qualsiasi ausilio alla marcia", mentre per i vertici ministeriali, come "titolari istituzionali della vigilanza sulla sicurezza ferroviaria" sono colpevoli di aver "consentito le modifiche ai regolamenti di circolazione pur nella consapevolezza dell'aumento dei rischi che si sono tragicamente materializzati con il disastro".
Scarica il testo dell'opposizione dei RLS.

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