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Deraglia un Intercity a Rosignano

Oggi a Rosignano, vicino Livorno, un treno ha investito un camion rimasto inspiegabilmente fermo su d'un passaggio a livello in prossimità della fabbrica di prodotti chimici "Solvay". Erano le ore 10:20 quando l'IC 514 Roma - Torino P.N., proprio all'altezza delle grosse torri della fabbrica di proprietà della multinazionale belga, nell'approssimarsi alla stazione di Rosignano s'è trovato davanti improvvisamente un camion carico di sacchi pieni di soda "Solvay", rimasto bloccato in mezzo ai binari.

Dalle prime ricostruzioni pare che il conducente del mezzo, nel tentativo di liberare la sede ferroviaria abbia tentato una disperata manovra per allontanare il più possibile dai binari il pesante rimorchio che, invece, è stato investito dalla locomotiva E402B 130 che trainava l'Intercity. Nel tremendo impatto il rimorchio dell'autoarticolato è sbalzato invadendo per fortuna solo parzialmente la vicina carreggiata nord della statale Aurelia, mentre la motrice si è fermata a pochi centimetri dalla sbarra del passaggio a livello. Il camionista, per fortuna è rimasto illeso, così come i macchinisti del treno IC 514, ambedue appartenenti al deposito locomotive di Roma S. Lorenzo. Dal loro racconto abbiamo appreso che uscendo col proprio convoglio da una curva che dista circa 400 metri dal punto in cui è avvenuto l'impatto ad una velocità di circa 140 km/h (come previsto, su quel tratto), essi hanno intuito il pericolo, nonostante l'apparecchiatura di bordo della ripetizione segnali (RS) indicasse la via libera (in gergo "codice 270") senza limitazioni. Così avrebbero fatto appena in tempo ad azionare la frenatura di emergenza e riparare nel corridoio della locomotiva, salvando la propria la vita e quella dei viaggiatori. Grazie al tempismo dei macchinisti e ad una buona dose di fortuna, soltanto la parte anteriore della locomotiva dell'IC 514 è deragliata, mentre le carrozze passeggeri sono rimaste nel binario. Questo ha provocato tanta paura e solo qualche lieve ferito (alla fine se ne conteranno non più di otto). Dai racconti degli abitanti della zona, abbiamo saputo che su quel passaggio a livello sono avvenuti, negli anni, altri incidenti che, però, non hanno mai interferito, come nel caso fin qui descritto, con la circolazione ferroviaria. Una cosa è certa: la sorveglianza del passaggio a livello, fino a qualche anno fa, era affidata a delle telecamere, una per senso di marcia. Così, il capostazione di Rosignano cui spettava il compito di aprire/chiudere il PL, prima di consentire il transito dei treni, attraverso dei monitor si accertava che la sede ferroviaria fosse sgombra da ostacoli. Ma da qualche anno le telecamere sono state rimosse e tutto è affidato ad un sistema di controlli elettrici (che non possono verificare, come invece avviene in altre zone, la presenza di ostacoli sul PL) dei quali il personale ferroviario non può che prendere atto ed agire di conseguenza; oppure, a vegliare sul PL di Rosignano resta il personale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) di stanza a Pisa da dove, attraverso il moderno sistema SCC (Sistema di Comando e Controllo), tutto dovrebbe essere sotto controllo. Dovrebbe…
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