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Sull'Agente Solo RFI e FS vanno avanti

Allora, a cosa serve la sperimentazione concordata il 25 gennaio u.s.?
Qualche giorno fa abbiamo inviato una news dal titolo "Ho partecipato ad un sopralluogo ASL per l'Uomo Morto…” (vai alla notizia) nella quale si narrava di un sopralluogo avvenuto ad opera della ASL di Livorno, su d'una 655 199, per questioni legate all'Uomo Morto. Il senso di quella notizia non poteva che essere collegato anche alle preoccupazioni di molti macchinisti, attivisti e RLS verso la ben nota "sperimentazione" (vai alla notizia), frutto dell'accordo fra FS/oo.ss. del 25 gennaio 2006. Ebbene, di quella sperimentazione non si sa nulla, né da fonte sindacale, tantomeno da parte delle ferrovie.

Ma una cosa, invece, è certa: sull'Agente Solo RFI e FS vanno avanti, con il supporto determinante del Ministero delle Infrastrutture.
Dopo l'emanazione della prescrizione prescrizione n° 938 del 31.3.2006 (Direttiva n. 13/2006/DIV.5 del 9 marzo 2006 emanata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), con la quale il Ministero entrava a "gamba tesa" nelle relazioni industriali affermando il principio che è alla base dell'Uomo Morto e, anzi, imponendo di fatto una rivisitazione dei tempi di intervento sul pedale del VACMA (non più 55'' ma addirittura 30''), il 3 aprile u.s. è stata emanata da RFI la prescrizione RFI-DTC/A00011/P/2006/0000949 (Provvedimenti tecnico-organizzativi di cui all'art. 3bis dell'IPCL e al punto 21 dell'allegato XIVter IPCL) nella quale, in buona sostanza, viene confermata la bontà del modulo ad Agente Solo, a partire dai treni merci. Nell'occasione viene ribadita l'autorevolezza del parere del Ministero espresso con lettera del 7 agosto 2003 (inclusa, per memoria, anche nella prescrizione del 3 aprile).
Allora sorge spontanea la domanda: a cosa serve la sperimentazione concordata il 25 gennaio u.s.?
Ferrovieri, macchinisti, sull'Uomo Morto e sull'Agente Solo non è possibile abbassare la guardia, nè fidarsi troppo di chi, a parole, dichiara di volerci tutelare. La vicenda del licenziamento del RLS/macchinista Dante De Angelis ci ha insegnato che sono i ferrovieri stessi che decidono le proprie sorti, organizzandosi e promuovendo autonomamente le azioni di lotta necessarie, coinvolgendo legittimamente tutte le oo.ss. ma tenendo stretti i legami con la base dei lavoratori: con loro stessi. Ora, dopo le importanti iniziative dei giorni scorsi da parte della oramai nota Assemblea Nazionale dei Ferrovieri, sorta spontaneamente dopo il licenziamento di Dante, occorre organizzarsi per il prossimo sciopero nazionale dei ferrovieri che l'Assemblea, in occasione dell'ultima riunione del 13 aprile u.s., ha unanimemente voluto.
Ora come non mai occorre compattezza fra i ferrovieri, alla quale le oo.ss., responsabilmente, sappranno affiancare la propria forza.
Ma tutto questo non può consentirci tentennamenti. Ed a proposito delle citate prescrizioni di RFI e dell'Agente Solo, sarebbe opportuno che tutti i soggetti sindacali respingessero con sdegno tali propositi che, oltre a fare strame del lavoro di stretto appannaggio sindacale, getta un'ombra scurissima, pregiudiziale, sul prosieguo della vertenza VACMA che, non dimentichiamolo, ci deve vedere sempre più decisi verso il rifiuto totale del "pedale" sia da primo che da secondo agente, atteggiamento che le prescrizioni degli organi di vigilanza hanno, una volta per tutte, legittimato.
Avanti col rifiuto dell'Uomo Morto!
No all'Agente Solo!
Sciopero nazionale (il 5 maggio?) al più presto!

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