RISPOSTA In effetti non è così che stanno le cose. La frazionabilità del congedo parentale (c.p.) è stata per un po’ di tempo una questione controversa. Di recente, a seguito di una richiesta fatta all’INPS da parte dell’OrSA Lombardia nell’agosto 2009, l’istituto di previdenza ha inequivocabilmente chiarito i termini della questione. E' possibile legare periodi di ferie (o altre assenze) a periodi di c.p. Va solo prestata attenzione, invece, ai riposi. Quelli che cadono all’interno del periodo di c.p. vengono assorbiti dallo stesso: quindi se abbiamo un riposo in mezzo a un periodo di c.p., anche questo viene conteggiato come c.p. e nella domanda da presentare all’INPS deve essere compreso anche il giorno di riposo. Il riposo non compreso fra due periodi di c.p., invece, non viene intaccato anche se afferente ad assenze di altro tipo. Vediamo qualche esempio.
lavoro-rip-cp-cp-ferie-ferie-int-rip-lav lav-rip-int-cp-cp-cp-cp-rip-ferie-fer-fer-fer-int-rip-lav ferie-fer-int-rip-cp-cp-cp-cp-int-rip-ferie-fer-lavoro cp-cp-ferie-int-rip-ferie-fer-fer-fer-fer-rip-lavoro
nel caso invece:
cp-cp-rip-ferie-fer-fer-fer-int-rip-cp-cp
i riposi fra la 1^ e la 2^ sestina e quelli fra la 2^ e la 3^ vanno conteggiati come cp, quindi il conteggio corretto sarà:
cp-cp-cp-ferie-fer-fer-fer-cp-cp-cp-cp
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