RISPOSTA
La prestazione del P.d.m. non è frazionabile, al punto che anche nella fruizione delle ferie si pone lo stesso problema; infatti, com’è noto, mentre per tutti gli altri ferrovieri è fruibile anche la mezza giornata di ferie, per i macchinisti e il viaggiante no! La frazionabilità delle ferie a mezza giornata per il PdM è ammessa in circostanze particolari, quando il periodo di libertà di cui fruisce il personale, per effetto delle ferie e del riposo settimanale ad esse abbinato, termina dopo l’ora di ripresa prevista dal turno e il Pdm avrebbe diritto a riprendere il proprio posto (ved. circ 25/81). In tali casi, qualora il Pdm non intenda rimanere disponibile, può rinunciare al corrispondente periodo di libertà per tornare al proprio posto. Solo in questa circostanza, si effettua il conteggio previsto dalla circolare del 24/5/85 (vedi agenda del macchinista), da cui può scaturire la fruizione di mezza giornata, ma sempre associata a giornate intere (1,5 – 2,5 – 3,5 ecc). Dopo questa premessa, appare evidente che non essendo frazionabile la prestazione, non sono fruibili in modo frazionato neppure le ore di assenza previste dal CCNL per lo svolgimento delle attività sindacali di base. Insomma fare il macchinista è un problema anche e soprattutto quando si fa il delegato d’impianto. Per questa ragione riteniamo che si dovrebbe riconoscere la situazione particolare in cui viene svolta l’attività per aumentare il monte ore attribuito al P.d.M e P.V., invece, anche su questo, come vedremo, avviene esattamente il contrario, proprio perché persiste un atteggiamento punitivo contro la categoria e in tutte le maniera cercano di ostacolare le attività sindacali di base.
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