QUESITO Nel mio impianto sono diminuite le giornate TD e mi trova a cinquant’anni a fare il disponibile, mentre altri macchinisti più giovani di me hanno il turno assegnato perché in possesso dell’abilitazione TE. Io credo che non sia corretta questa applicazione della Circolare 25, perché, anche se non sono in possesso dell’abilitazione TE, posso sempre essere inserito in turno come secondo agente, in attesa che l’azienda predisponga le eventuali abilitazioni previste. Ho ragione ad affermare questo principio? Come posso far valere i miei diritti? Rosario Piccioli - IDR Napoli |
RISPOSTA La graduatoria dei macchinisti assegnati ad uno stesso impianto (in questo caso, dopo la divisionalizzazione, l’IDR di Napoli) è unica e l’assegnazione del personale ai turni avviene togliendo dalla coda il personale disponibile, mentre il restante personale deve essere inserito ai turni di spettanza, secondo le norme contenute nell’Art 5 della Circolare 25, utilizzando il sistema a “Z” per effettuare gli accoppiamenti nei turni a doppio agente. La mancanza dell’abilitazione TE non può certamente essere un motivo valido per togliere il diritto al turno al personale interessato, semmai è una carenza di programmazione del Capo Impianto che non ha tenuto delle esigenze dell’impianto e dei diritti del personale ad esso assegnato effettuando tempestivamente la necessaria programmazzione delle abilitazioni al personale. Tale verifica deve avvenire semestralmente in base alle esigenze effettive e alla più proficua utilizzazione del personale, in ordine al secondo capoverso dell’Art 3 della Circolare 25, sopra citata. Nel caso in questione riteniamo siano state applicate in maniera non conforme le norme vigenti e sia stato leso un diritto soggettivo del personale interessato che potrà essere fatto valere sia in via di formale richiesta al Capo Impianto, sia, eventualmente, in sede legale. Crediamo che il problema possa essere anche facilmente superabile, nell’immediato, inserendo nel turno TD fasce TIB per prolungare il turno ed inserivi tutto il personale avente diritto, senza interferire con la normale programmazione del servizio e con la normale gestione del personale. Nella fattispecie, tale soluzione, si rivela come l’uovo di Colombo, in grado di risolvere nella maniera più semplice i problemi del personale e dell’Azienda.
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