Condotta "Flex"
DOMANDA Le fermate programmate in orario aventi durata superiore ad un minuto, ai fini del computo della condotta flex, si trascurano in toto oppure si trascura soltanto il tempo superiore al minuto? Macchinista Riccardo Pertiva |
RISPOSTA La definizione di “condotta flex” ha significato unicamente ai fini economici. Non è una conseguenza del contratto, ma è frutto di un accordo successivo (20/10/2003) che ha consolidato una distorta interpretazione secondo cui le fermate d’orario e le soste sono la stessa cosa. Permettendo così che la condotta, ai fini normativi, venga calcolata al netto di tutte le fermate, quindi, anche quelle di un solo minuto o di mezzo minuto. In realtà, durante le fermate il macchinista esegue una serie di operazioni di condotta del treno (apertura porte, controllo blocco porte, controllo del segnale di partenza, sfrenatura del treno, controllo “ordine di partenza”, azionamento dei comandi per la trazione). La condotta flex è stata un’invenzione per superare la ovvia obiezione secondo cui la sosta, per essere tale, deve avere una durata eccedente il tempo necessario ad espletare operazioni collegate al servizio di condotta e durante le quali il macchinista è impegnato forse più dei momenti in cui il treno è in movimento. L’accordo, di fatto, monetizza questo concetto, consentendo di elevare in maniera significativa la prestazione di condotta di tutti i treni, in particolare di quelli del trasporto regionale, mentre non modifica l’iniziale interpretazione che FS ha dato alla norma contrattuale. In breve viene stabilito che le soste di un minuto o di entità inferiore entrano nel computo della condotta ai soli fini dell’attribuzione della flessibilità economica e quindi, nel caso in cui siano superati i limiti normativi previsti per la condotta viene riconosciuto lo specifico compenso per “condotta flex”, individuato per mezzo dell’istituzione di particolari codici. Gli accordi, nonché le disposizioni interne di FS stabiliscono chiaramente che solo le soste di entità pari o inferiori a un minuto hanno questa particolare considerazione, tutte le altre soste, di entità maggiore ad un minuto, sono escluse e vanno interamente detratte, anche ai fini economici. Per le ragioni suesposte la condizione in atto non appare congrua, ma gli accordi non lasciano spazio a interpretazioni diverse. |