LA PAROLA AI LETTORI 

Cari lettori,

continuiamo a parlare di contratto: sia il CCNL Mobilità che vari contratti aziendali sono ormai scaduti, ed è importante che la base si esprima, per non trovarsi per l'ennesima volta a dover subire qualcosa deciso da altri sulla pelle dei lavoratori.

Invitiamo quindi tutti a scriverci: “Tra tutte le tematiche di materia contrattuale, quale è l'aspetto che più di tutti ritieni sia necessario modificare, rispetto al precedente contratto, e come?”

Potete rispondere scrivendo a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , entro il 10 maggio.

Le risposte saranno pubblicate sul N. 4 di Ancora In Marcia.

Ciao a tutti, la Redazione

IL GIORNALE DI CULTURA TECNICA, E INFORMAZIONE POLITICO-SINDACALE AUTOGESTITO DAI LAVORATORI, DAL 1908 !

SU QUESTO NUMERO, CRONACA, RIFLESSIONI, DENUNCE E PROPOSTE:

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• Prendere in mano il proprio destino.

• La crisi della rappresentanza.

• UOMO MORTO (Vigilante): Cosa sta accadendo.

• Anche in Trenord non dissociabile.

• Brani di una buona Legge.

• Nuova azienda, vecchie abitudini.

• Metamorfosi della S.M.S. Cesare Pozzo.

• RSU destituito perché in contrasto con la UIL.

• Ezio Gallori è il sindacalista più amato.

• Welfare: la parola magica della moderna concertazione sindacale.

• La divisa... invisa ai macchinisti.

• Le carenze di Trenord.

• Paraurti anche per Danilo Taborri.

• E tanto altro ancora...

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I suoi predecessori avevano applicato corrrettamente la legge sul trasparenza riguardo gli incidenti ferroviari

Milano, 26 aprile 2018 - Il termine previsto per le indagini è stato prorogato di 30 giorni, ma alla Procura della Repubblica di Milano ne serviranno certamente, di più per proseguire gli accertamenti sull’incidente ferroviario del 25 gennaio a Pioltello, in cui morirono tre viaggiatrici.

Anche alla luce di tale proroga i Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza  (RLS), del settore ferroviario tornano a richiedere  pubblicamente al Ministero dei trasporti, “la possibilità di contribuire all’inchiesta ministeriale in corso sul disastro ferroviario di Pioltello, così come prevede la legge. Possibilità che ci è stata negata, ingiustamente e per ragioni ignote, dal responsabile della Direzione Investigazioni del Ministero dei trasporti, Fabio Croccolo. Oggi, avanziamo di nuovo la nostra richiesta direttamente al ministro Delrio, affinché negli ultimi giorni del suo mandato, corregga questo grave neo del suo ministero. Tanto più che con i suoi predecessori questa partecipazione, nel recente passato, è stata sempre garantita con una corretta applicazione della legge.

Si tratta infatti di un diniego inspiegabile e lontano da quella esigenza di massima trasparenza sulle inchieste di incidenti ferroviari, che si scontra con quanto previsto dall'art. 21 del D.Lgs 162-07, sulla sicurezza ferroviaria: "(...) L'indagine è condotta nella massima trasparenza possibile, consentendo a tutte le parti coinvolte di esprimersi e di avere accesso ai risultati. Il gestore dell'infrastruttura e le imprese ferroviarie coinvolti, l'Agenzia, le vittime e i loro parenti, i proprietari di beni danneggiati, i fabbricanti, i servizi di soccorso intervenuti e i rappresentanti del personale e degli utenti sono regolarmente informati dell'indagine e dei relativi progressi e devono, per quanto fattibile, poter presentare i loro pareri e opinioni sull'indagine ed essere autorizzati a esprimere osservazioni sulle informazioni in progetti di relazione (...) ".