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Assemblea autoconvocata a Roma

Assemblea sindacale autoconvocata a Roma Termini.

Capitreno e macchinisti: “no ai turni individuali, vogliamo il referendum sugli accordi!”

Grande partecipazione e attenzione hanno animato oggi l’assemblea macchinisti e capitreno, autoconvocata nell’insolito scenario della sala “convoglia” di roma termini.il tema in discussione, l’introduzione dei turni individuali e le conseguenze dirette sul lavoro e la vita di ciascuno di noi, ha coinvolto oltre 200 colleghi, segno che la questione è considerata di estrema rilevanza da tutti a seguito del malcontento generalizzato causato dallla firma degli accordi sull’IVU, è iniziata ed è tutt'ora in corso una raccolta spontanea di disdette sindacali che ha riacceso la sensibilità degli "apparati".

L’assemblea nella sua totalità si è espressa negativamente nei confronti delle procedure sindacali poco democratiche che hanno condotto alla firma degli accordi siglati finora, propedeutici all’avallo definitivo al nuovo sistema a turni individuali.

Si è sottolineata la grande rilevanza dei turni quale elemento che scandisce la nostra vita ed è per questo che non si può lasciare carta bianca all'azienda; la loro contrattazione è stata da sempre l’elemento centrale dell’azione sindacale.

Oggi non è stata trovata la sintesi per interloquire con i sindacati firmatari degli accordi - ridurre il danno o chiedere il rigetto dell'IVU -  ma tutti hanno denuinciato un deficit di democrazia, anche in relazione al grave accordo di "svendita" del settore Cargo siglato il 17-11-2010, e chiesto il referendum preventivo.

Il confronto pur difficile trà i lavorartori prosegue: organizziamo in tutti gli impianti assemblee congiunte trà  PdM e PdB e costruiamo le condizioni per far sentire la nostra voce.

Anche il referendum deve essere conquistato con la mobilitazione!



BREVE SINTESI DELL'ASSEMBLEA. L’assemblea nella sua totalità  si è espressa negativamente nei confronti delle procedure sindacali, ritenute da tutti poco democratiche, che hanno condotto alla firma degli accordi siglati finora, propedeutici all’avallo definitivo al nuovo sistema a turni individuali. Per questo tutti i presenti hanno rivendicato la necessita di Referendum preventivo per ogni eventuale accordo su IVU. Oltre alla volontà  univoca dei presenti di esprimersi attraverso un referendum preventivo, si sono confrontati due orientamenti: il primo, sostanzialmente minoritario sostenuto dai colleghi in qualche modo legati alle organizzazioni che hanno firmato (Filt-Cgil, Fit-Cisl-Uilt, UGL), i quali confidano nella possibilità di introdurre alcuni piccoli correttivi in questa fase di confronto extra contrattuale, per “ridurre il danno”, ritenendo impossibile che le OO.SS. ascoltino le istanze dei lavoratori per il rigetto totale dei turni individuali. Dall’altra parte la grande maggioranza dei presenti richiamando il pesante peggioramento delle condizioni di lavoro che ne deriverebbe, hanno rivendicato in capo ai lavoratori la titolarità delle scelte sindacali, quindi il pieno diritto a richiedere il recesso dagli accordi e la sospensione della sperimentazione dell’IVU, sia a freccia rossa che freccia argento, ipotizzando una eventuale riapertura della discussione sull’ammodernamento tecnologico della gestione turni solo nell’ambito del rinnovo del Contratto Nazionale. Percorso, quest’ultimo, condiviso dai rappresentanti dell’OrSA intervenuti, i quali hanno sottolineato, tra l’altro, la mancata sottoscrizione dell’accordo su IVU. Grande spazio in tutti gli interventi ha trovato, invece, la critica pressoché unanime alla scarsa democrazia sindacale all’interno del gruppo FS da parte delle Organizzazioni firmatarie, con un particolare richiamo al grave accordo sulla Cargo firmato il 17 novembre scorso. Si è sottolineata l’enorme rilevanza dei turni quale elemento che scandisce la nostra vita tanto che la loro contrattazione è da sempre l’elemento centrale dell’azione sindacale; per questo i turni non possono essere lasciati alla pura discrezionalità aziendale. Numerosi interventi hanno ribadito tutte le criticità ed i peggioramenti rispetto ai turni collettivi con particolare riferimento alle seguenti considerazioni:

  1. si è in presenza di una trattativa “a perdere”, contro le norme contrattuali in essere e mentre è in discussione il rinnovo dello stesso CCNL, ambito in cui eventualmente discuterne per controbilanciarne gli effetti sulla normativa;
  2. nessun vincolo o “picchetto” tecnico applicato a migliaia di turni individuali può migliorare le tutele previste dalla contrattazione e dal controllo collettivo adottato fino ad oggi;
  3. l’impossibilità di gestire appieno il nostro tempo libero;
  4. non è possibile garantire una equa ripartizione dei carichi di lavoro e del salario;
  5. la discrezionalità e l’arbitrio lasciato all’azienda che lo potrebbe usare in chiave discriminatoria o addirittura ritorsiva;
  6. il recupero extra contrattuale di produttività a scapito dei giorni di ferie e dei riposi;
  7. l’uso delle medie annuali e mensili per il calcolo dei riposi e delle prestazioni azzera la possibilità di controllo effettivo sul turno.

Oltre ad una serie di altre questioni tecniche di grande impatto sul lavoro.Tutti i presenti, pur non avendo ancora trovato una sintesi hanno espresso la volontà di proseguire nelle iniziative tenuto conto della necessità di allargare la discussione a livello nazionale in tutti gli impianti per coordinare le modalità di proseguimento della vertenza.

Ancora In Marcia promuove e supporta in ogni occasione l'organizzazione di assemblee per difendere le nostre condizioni di lavoro. Contattateci!

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