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Accordo Cargo: da Genova parte opposizione

La divisione Cargo di Trenitalia sta per essere completamente smantellata.

Ciò sta accadendo con l'avallo delle organizzazioni sindacali confederali, senza alcun coinvolgimento dei lavoratori.

Non dobbiamo pensare che "a noi non ci riguarda" perché a breve la stessa cosa potrebbe succedere a tutti noi, in ogni settore.

Per questa ragione i ferrovieri debbono solidarizzare e sostenere la battaglia dei colleghi della Cargo.

A cominciare da quella per il coinvolgimento dei lavoratori interessati agli accordi e per una maggiore democrazia sindacale.

Tra questi, prioritariamente, il diritto a sottoporre a referendum preventivo tutti gli accordi.

Con le politiche in atto da parte delle FS, che smantellano impianti, scali e competenze professionali, non vi sarà più neanche in futuro, a crisi economica superata, la possibilità di veder crescre il trasporto merci su ferrovia per il riequilibrio rispetto a quello su strada.

Pubblichiamo qui di seguito e sosteniamo la richiesta dei colleghi di Genova per allargarla ai lavoratori della Cargo di tutti gli impianti italiani.


“I ferrovieri dei settori di terra della cargo Liguria, su iniziativa spontanea, hanno richiesto a stragrande maggioranza (79%) il referendum sull’accordo del 17 novembre 2010.

L’OrSA Liguria ha appoggiato l’iniziativa, mentre tutte le altre OS, che hanno molti di questi lavoratori tra i propri iscritti, l’hanno ignorata.
L’azienda, dal canto suo, ha risposto che le condizioni per fare il referendum sono che la richiesta venga da tutte le OS, e con le firme dei lavoratori non di un’unica regione.

  • Noi denunciamo l’ennesima mancanza di rispetto della volontà dei lavoratori da parte di CGIL, CISL, UIL, FAST e UGL, che non vogliono vedere il malessere che hanno causato tra i lavoratori firmando quell’accordo.
  • Denunciamo inoltre l’assenza di democrazia all’interno di FS, in quanto una richiesta del 79% dei lavoratori della cargo di una regione è rimasta inascoltata semplicemente appellandosi a cavilli burocratici discutibilmente interpretati.
  • Lanciamo un appello a tutte le RSU territoriali a agli attivisti del personale di terra della divisione cargo di tutta Italia, affinché si attivino immediatamente in una raccolta firme per richiedere il referendum su tutto il territorio nazionale, per rimettere in discussione un accordo che danneggerà tutti i lavoratori cargo, indipendentemente dal profilo o dalla regione di appartenenza, e costituisce il l’ennesimo passo verso la fine della divisione cargo stessa”

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