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Cisl, d'accordo col governo contro i ferrovieri.

Diffidiamo questi improvvisati difensori del personale mobile, che nulla sanno del nostro lavoro

Roma, 19 settembre 2016 - In relazione alla lettera del sindacato  FIT CISL RETI apparsa il 16 settembre 2016, indirizzata al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Prof. Tommaso  Nannicini (prot. 217/2016) in merito alla questione "età pensionabile personale mobile trasporti", a nome dei macchinisti e capitreno, nostri associati, abbiamo il dovere di esprimere il nostro più totale disaccordo riguardo la proposta in essa contenuta. Esprimiamo anche tutto il nostro stupore nel constatare che una questione così importante, che da quasi cinque anni ci vede impegnati in prima linea, che dovrebbe comportare l'analisi di molteplici fattori, venga ridotta ad una mera questione economica. Quasi come se la CISL, d'accordo col governo, lavorasse contro il diritto alla pensione di migliaia di ferrovieri.

Sì,  perchè il provvedimento cosiddetto "APE",  che il Governo si accinge ad approvare, è previsto per tutti i lavoratori, quindi utilizzabile anche dal personale mobile e in sostanza se ne chiede solo lo sgravio economico da parte dei lavoratori. Come dire: "vi facciamo lo sconto perchè fate un lavoro pesante" ! Negli ultimi cinque anni questo sindacato non ha trovato nulla di meglio che aspettare che qualche Ministro si inventasse l'APE ?

- Non importa se abbiamo una aspettativa di vita notevolmente inferiore agli altri lavoratori tanto che solo pochi fruiranno della pensione;

- non importa se i protocolli sanitari europei, ai quali ci siamo dovuti adeguare, prevedono requisiti psicofisici molto severi  e da verificare annualmente tanto che dopo i 60 anni risulta difficile mantenere l'idoneità;

- non importa se dopo 40 anni alla guida dei treni l'usura alla quale abbiamo sottoposto il nostro fisico ne accelera l'invecchiamento;
- ma soprattutto non importa se il comma 18 dell'articolo 24 della cd Legge Fornero contiene uno dei più clamorosi errori nella storia delle leggi che ci ha estromesso dalle armonizzazioni, come avrebbe inteso il legislatore, realizzate invece per altre categorie quali ad esempio i ballerini, i coristi, gli orchestrali, gli sportivi professionisti ecc.

Restiamo convinti che la cosa più giusta ed equa sia l'interessamento di una apposita commissione tecnica di nomina governativa che esamini, come categoria da armonizzare,  le peculiarità del nostro lavoro anche dal punto di vista sanitario e decida le giuste età per il nostro pensionamento, però usando lo stesso metodo di misura adottato per le altre categorie.

Per questi motivi diffidiamo questi improvvisati difensori del personale mobile, che nulla sanno del nostro lavoro, ad avanzare tali offensive proposte.
Invitiamo il Governo ad approfondire tale argomento consultando i diretti interessati. Dichiariamo la nostra disponibilità a collaborare con chiunque lo ritenga necessario al fine di trovare una equa e definitiva soluzione.

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