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Licenziamento Antonini: Corte d'Appello di Firenze respinge ricorso

Una sentenza ingiusta che si schiera dalla parte degli imputati della strage di Viareggio e ignora l'altissimo valore morale e civile dell'impegno sociale di Riccardo.

Dalla parte di Riccardo: per la sicurezza ed il diritto di espressione.

Presidio a Firenze di fronte al Palazzo di giustizia
 
Lunedì 13 ottobre dalle ore 09.00 alle ore 13.00 , via A. Guidoni 61, ingresso Peretola

UNA MACABRA COMBINAZIONE: nello stesso momento in cui il giudice, a Firenze, pronunciava la sentenza, a Butera, vicino Gela, in provincia di Caltanisetta altri tre operai, anche loro dipendenti di RFI, morivano sul lavoro schiacciati dal treno. La questione 'sicurezza' nelle ferrovie resta dolorosamente aperta.

Firenze, 17 luglio 2014 - Oggi pomeriggio la Corte di Appello di Firenze con un'ordinanza ingiusta e discutibile, ha respinto il ricorso di Riccardo Antonini, operaio FS

per la manutenzione dei binari di Viareggio confermando la discutibile ed ingiusta sentenza emessa a Lucca dal giudice Nannipieri in primo grado. Il suo licenzamento è legato indissolubilmente alla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, con 32 morti e centinaia di feriti, poiché è stata proprio la sua partecipazione al processo durante l'incidente probatorio come consulente di parte di alcuni familiari e della Filt-Cgil a dare il pretesto a RFI, società all'epoca indagata e oggi 'imputata', per emettere il provvedimento.

UNA MACABRA COMBINAZIONE - Un macabra combinazione temporale ha voluto che mentre a Firenze i giudici leggevano il dispositivo della sentenza favorevole per RFI, a Butera in provincia di Caltanisetta, morivano tre operai di RFI, investiti dal treno durante i lavori di manutenzione del binario. Per questo la sentenza risulta essere ancora più grave: da una parte disconosce l'alto valore etico e sociale dell'impegno politico e sindacale di Riccardo, dall'altro lancia un segnale che può risultare intimitadorio per tutti coloro che si battono per la sicurezza.

NEGATI DIRITTI CIVILI - Con questa sentenza si nega il diritto civile di un cittadino lavoratore a partecipare attivamente alla vita sociale e politica del paese in cui vive; ovvero contribuire alla difesa della sicurezza collettiva, di quella propria e dei compagni di lavoro, anche partecipando al processo penale per l'accertamento delle responsabilità di una tragedia enorme che ha sconvolto la città di Viareggio. Un segnale negativo per tutti i lavoratori che si occupano di sicurezza e che per questo rischiano ogni giorno di essere accusati di danneggiare la propria azienda e perdere così il famigerato 'rapporto di fiducia'.

QUALE CONFLITTO DI INTERESSI ? - I giudici di Firenze hanno completamente ignorato il contesto, le ragioni nobili, l'assenza di convenienze personali dell'attività di Riccardo nel processo e affrontato la questione, in modo freddo e burocratico, come se si trattasse di una qualsiasi società commerciale che licenzia un dipendente perché nel tempo libero lavora per la ditta concorrente. Si trattava invece della società di proprietà pubblica che gestisce, in regime di monopolio, per conto dello Stato la rete ferroviaria nazionale e della ricerca della verità in uno dei più gravi disastri della storia italiana in cui la stessa impresa ed i suoi amministratori potrebbero avere gravi responsabilità. Quale può esssere il conflitto di interessi tra un semplice operaio Viareggino con 1.350 euro al mese - impegnato per la verità sulla strage avvenuta nella sua città - e una della più grandi imprese italiane, che gestisce alcuni miliardi di euro l'anno?

SE IL 'DOVERE' DI FEDELTA' PREVALE SULLE VITTIME - Un orientamento giuridico da cui traspare un'interpretazione fredda e di corto respiro del Codice Civile che - se confermata in cassazione -  tenderebbe a estendere a dismisura il potere e l'arbitrio delle imprese nei rapporti sociali. Come può, il pur ragionevole dovere di lealtà e fedeltà all'impresa da parte di un dipendente, divenire valore dominante ed assoluto anche di fronte a una tragedia di queste dimensioni ? Un'interpretazione della legge senza umanità, lontana dai principi costituzionali, da una corretta lettura della realtà sociale e finanche dal buon senso. Una sentenza che si schiera di fatto dalla parte del potere e degli imputati.

INCARICO GRATUITO - Riccardo era stato licenziato il 7 novembre 2011, per aver accettato di svolgere gratuitamente il ruolo di consulente tecnico ad  alcuni familiari di una delle vittime della strage ed al suo sindacato, la Filt-Cgil, nel corso delle  indagini per l'incidente probatorio sulla strage ferroviaria del 29 giugno 2009.

LE ACCUSE INFONDATE - Un secondo motivo del provvedimento, era fondato su presunte 'ingiurie' pronunciate nei confronti dell'ex padre padrone delle ferrovie, Mauro Moretti - duramente contestato dalla folla, durante una festa del Pd a Genova - attribuite a Riccardo che era stato additato come protagonista e addirittura querelato dallo stesso Moretti. Nelle scorse settimane il tribunale di Genova lo aveva definitivamente proscioto da queste accuse ritenendole infodate.


UNA BRUTTA PAGINA DEL DIRITTO DEL LAVORO - Questo pronunciamento della Corte d'Appello di Firenze, che nega a Riccardo il reintegro al suo posto di lavoro, non è solo una brutta pagina del diritto del lavoro in Italia ma è sopratutto una grave minaccia sociale perché riconosce la prevalenza del concetto di 'fedeltà all'impresa' anche di fronte ad un fatto abnorme, come la strage di Viareggio.

VICINI A RICCARDO - Restiamo a fianco di Riccardo e seguiremo la vicenda, sostenendolo in ogni modo anche nel prossimo passaggio del ricorso in Cassazione, confidando la Corte possa ribaltare queste due sentenze e ristabilire una corretta gerarchia dei valori in questa nostra Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro.

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per saperne di più:

https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/646-licenziamento-riccardo-antonini-udienza-dappello-a-firenze-giovedi-17-luglio-2014-ore-11

https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/586-licenziamento-riccardo-antonini-quarta-udienza-11-marzo-2013-ore-1000

https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/579-licenziamento-antonini-riccardo-rigetta-proposta-indecente-di-moretti

https://www.inmarcia.it/notizie-aim/archivio-2012/548-strage-viareggio-licenziamento-riccardo-antonini-domani-lucca-inizia-causa-reintegra

https://www.inmarcia.it/archivio-2011/458-strage-viareggio-riccardo-antonini-2d-anniversario-intervista-art21

https://www.inmarcia.it/archivio-2011/456-viareggio-lettera-aperta-moretti-andrea-maccioni

https://www.inmarcia.it/archivio-2011/450-strage-viareggio-il-processo-incidente-probatorio

https://www.inmarcia.it/archivio-2011/412-cassa-di-solidarieta-tra-ferrovieri-integra-stipendio-a-riccardo-antonini

https://www.inmarcia.it/archivio-2011/408-viareggio-10-giorni-di-sospensione-a-riccardo-antonini

https://www.inmarcia.it/archivio-2011/389-strage-viareggio-fs-intimidiscono-dipendenti-consulenti-parti-lese

 https://www.inmarcia.it/home/28-ultimora/548-strage-viareggio-licenziamento-riccardo-antonini-domani-lucca-inizia-causa-reintegra

 https://www.inmarcia.it/component/content/article/452

 https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/579-licenziamento-antonini-riccardo-rigetta-proposta-indecente-di-moretti#comment-77

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