COMUNICATO
Un altro macchinista morto per malattia: il numero dei decessi sale a 62
Firenze, 18 Aprile 2018
Abbiamo purtroppo appreso della scomparsa di un altro macchinista, avvenuta alcune settimane fa. Si tratta di un macchinista di Verona, che si era sentito male durante il servizio ed è stato quindi portato in ospedale. Le sue condizioni si sono successivamente aggravate ed il collega è quindi deceduto a seguito di un problema cardiocircolatorio.
Esprimiamo le nostre, tardive, condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia.
Segnaliamo inoltre che, con questo decesso, il numero dei macchinisti morti per malattia dal gennaio 2015 è così salito a 62.
Vogliamo rammentare, con l'obiettivo che il maggior numero di persone possibile possa prendere coscienza della drammatica situazione, che i 62 colleghi avevano quasi tutti un'età compresa tra i 53 ed i 63 anni, quasi tutti erano ancora in servizio mentre alcuni da pochissimo erano andati in pensione. Le cause dei decessi sono inoltre quasi tutte problemi di cuore o tumori.
Segnaliamo inoltre il perdurare di una situazione di indifferenza nei confronti del dramma di questa scia di eventi nefasti, da parte delle imprese ferroviarie, dei sindacati firmatari dei contratti in vigore e delle istituzioni politiche. Dobbiamo infatti nuovamente constatare l'assenza di interventi atti
- ad alleviare condizioni di lavoro divenute evidentemente insostenibili,
- a ripristinare condizioni ragionevoli per l'accesso alla pensione.
La redazione
COMUNICATO
Un altro macchinista morto per malattia: il numero dei decessi sale a 60
Firenze, 5 Aprile 2018
Dobbiamo purtroppo dare la notizia della scomparsa di un altro collega, avvenuta pochi giorni fa. Si tratta di un macchinista di Gallarate, di 58 anni, deceduto a causa di un arresto caridaco.
Esprimiamo le più sentite condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia.
Segnaliamo che il numero dei macchinisti morti per malattia dal gennaio 2015 è così salito a 60.
La redazione
Sugli incidenti ferroviari, la trasparenza 'opaca' del ministro DelrioMarcia indietro del ministro Delrio sulla trasparenza nelle indagini sulle cause degli incidenti ferroviari. La già scarsa 'trasparenza' dei predecessori ha lasciato il posto all'opacità amministrativa di questo ministro e dei dirigenti alle sue dirette dipendenze. Con questa lettera a firma di Fabio Croccolo, Direttore dell'Organismo investigativo, Delrio ha passato il segno: le dichiarazioni in diretta sui Tg, le promesse, gli impegni e il cordoglio del ministro dopo il disastro ferroviario di Pioltello appaiono oggi come sterili atti dovuti verso l'opinione pubblica e lacrime di coccodrillo solo per rispondere e alla commozione del momento di fronte a morti e feriti. Poi quando i Rappresentanti per la Sicurezza dei lavoratori, offrono le loro conoscenze nel campo per contribuire a migliorare la sicurezza ferroviaria, partecipando all'indagine ministeriale - esattamente nei termini previsti dalla legge - la politica miope del ministro e la tecnocrazia ministeriale si rimangiano tutto e negano ogni possibilità di partecipazione democratica. Altro che trasparenza! NO ALL'AMIANTOPubblichiamo la lettera del Dott. Vito Totire, medico del lavoro, al premier Gentiloni, contro le norme che permettono la vendita di immobili contenenti amianto Basta con la vendita di amianto e materiali che lo contengono…
Bologna, 6 febbraio 2018 A 26 anni dalla legge 257/92, che pur lo vieta, continua la vendita di immobili contenenti amianto; grazie anche ad un decreto che interpretando alla azzeccagarbugli la legge ha ristretto il divieto all’amianto “appositamente aggiunto”… Ora qualcuno chiederà voti su un programma che dice “più Europa”; d’altra parte “andare in Europa” è stato un refrain molto gettonato negli ultimi decenni… On. Gentiloni : perché non adottare allora un decreto chiarificatore che introduca in Italia la francese legge Cassez (ormai varata decenni fa) che vieta la compravendita di immobili se non interamente bonificati? Forse l’amianto “appositamente aggiunto” dall’ultimo venditore è più cancerogeno di quello più vecchio e degradato aggiunto tanto tempo prima? Assurdo. Basta con l’amianto occultato sotto sigle commerciali tipo “vilinam” o “lastre tipo eternit” o altri nomi commerciali; la situazione attuale necessita di un taglio netto per evitare ulteriore dispersione di cancerogeni e distress per tanti. Vito Totire, medico del lavoro Bologna COMUNICATODISASTRO PIOLTELLO Sulla sicurezza serve meno burocrazia e più sostanza Firenze, 25 gennaio 2018 Questa mattina, sulla linea Milano- Brescia, un treno pendolari è deragliato nei pressi di Pioltello. Tra i viaggiatori ci sono stati alcuni morti e parecchie decine di feriti, alcuni molto gravi. Come redazione esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime. Questo disastro dimostra a tutti che le misure di sicurezza adottate dalle imprese ferroviarie e dai gestori delle infrastrutture risultano del tutto insufficienti. Come ferrovieri, che vivono quotidianamente sui treni, chiediamo all'ANSF e al suo Direttore meno formalismi burocratici e più controlli e interventi sostanziali nell'attività istituzionale di vigilanza. La redazione di “ancora In Marcia!” |
COMUNICATOUn altro macchinista morto per malattia: il numero dei decessi sale a 59 Firenze, 7 febbraio 2018 Dobbiamo purtroppo dare la notizia della scomparsa di un altro collega, un macchinista di Firenze, di 55 anni, in pensionamento anticipato per motivi di salute, deceduto a seguito da una lunga malattia. Esprimiamo le più sentite condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia. Segnaliamo che il numero dei macchinisti morti per malattia dal gennaio 2015 è così salito a 59. La redazione Pendolino deraglia a Roma TerminiIl treno fortunatamente era vuoto perché aveva era appena arrivato da Genova e stava rientrando in deposito. Fatto comunque gravissimo perché su quegli scambi passano centinaia di treni al giorno.
Per quanto FS con i suoi uffici stampa, si sforzi di minimizzare l'accaduto, sostenendo che si tratta "dell'uscita di un solo asse dai binari di un treno in manovra", questo deragliamento segnala il degrado del sistema nel suo insieme poiché su quello stesso binario passano centinaia di treni al giorno con migliaia di viaggiatori a bordo. Auspichiamo che almeno l'Autorità giudiziaria, l'Ansf ed il ministero non si lascino ingannare da queste 'veline' di stampa ed accertino col massimo rigore le cause e le eventuali responsabilità dell'accaduto. Resta il fatto che anche stavolta e' andata -"fortunatamente bene" senza morti ne' feriti sebbene a quegli stessi binari e scambi è affidata l'incolumità di migliaia di persone, viaggiatori e lavoratori. La circostanza che sia deragliato un treno vuoto ai fini della sicurezza e della prevenzione non è meno grave. Gli incidenti e i disastri gravi e gravissimi avvengono quasi sempre dopo episodi come questo, spesso colpevolmente minimizzati, che sarebbero al contrario da considerare come importantissimi campanelli d'allarme e che invece restano spesso inascoltati.
AVVISOSi parla dei macchinisti su “Il Manifesto” Firenze, 19 gennaio 2018 Sul quotidiano “Il Manifesto” oggi in edicola è pubblicato un pezzo in cui si affronta l'argomento dei macchinisti delle ferrovie, con riferimento alle condizioni di lavoro, agli aspetti pensionistici e ai recenti comunicati di “Ancora In Marcia” sui decessi prematuri di tanti colleghi. Ringraziamo la redazione de “Il Manifesto” per aver dato visibilità alle problematiche in questione. La redazione di “ancora In Marcia!” |
- APPELLO
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- CCNL in scadenza
- TRISTE NOTIZIA
- A Firenze convegno sul diritto di sciopero 25 novembre 2017
- LETTERA APERTA
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- COMUNICATO
- PRECISAZIONI E CHIARIMENTI
- CONTATTO CON PRESIDENZA CAMERA DEPUTATATI
- SCIOPERO GENERALE FERROVIERI RIDOTTO, TRENI FERMI 4 ORE IL 27 OTTOBRE 2017
- LETTERA APERTA
- COMUNICATO STAMPA SU APE SOCIAL