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FERROVIERI IN SCIOPERO ! TRENI FERMI DALLE 21 DEL 24 MAGGIO 2016

Lavoratori Fs e Trenord fermi per due giorni. La protesta (articolata diversamente) è promossa dai sindacati di base, CUB, CAT, USB e SGB. Assemblee spontanee in tutta Italia.

 ADDETTI AI TRENI VIAGGIATORI (Scarica Norme Tecniche)

dalle 21,00 del 24, alle 18,00 del 25 maggio 2016 (esclusa la Sardegna)

ADDETTI AI TRENI MERCI (Scarica Norme Tecniche)

Solo Cargo Fs, dalle 21,00 del 24 alle 21,00 del 25 maggio 2016

Tabella dei treni garantiti per la lunga percorrenza

Firenze, 20 maggio 2016 - Una protesta che si annuncia altamente partecipata e che potrebbe paralizzare oltre alla circolazione anche tutti gli altri servizi ferroviari, manutenzione, assitenza e biglietterie compresi.

Il clima tra i ferrovieri di tutta Italia - non più soltanto macchinisti e capitreno - è infatti, particolarmente teso a causa delle irresponsabili proposte aziendali orari di lavoro, norme disciplinari, introduzione di forme contrattuali precarie, ecc. per il rinnovo contrattuale ma anche in conseguenza della flebile reazioni dei sindacati confederali; se queste modifiche peggiorative  fossero accettate, colpirebbero pesantemente tutti i lavoratori del settore, principalmente in RFI, Trenitalia e Trenord.

Uno sciopero chiamato "Mazzoncini" - Le sprezzanti dichiarazioni dell'AD Mazzoncini contro macchinisti e capitreni ed il mancato disastro del 3 maggio a Tollo (PS), hanno surriscaldato un clima già rovente nel settore ed irritato praticamente i dipndenti di Trenitalia ma in particolare tutti i macchinisti e i capitreno, in particolare quelli che lavorano sulle cosiddette 'frecce' mediamente più tolleranti e 'comprensivi' verso le esigenze aziendali, tanto che molti di loro vi aderiranno anche solo per questa ragione. Le ipocrite, grautite (e false !) dichiarazioni sulla sostanziale inutilità del personale degli equipaggi - leggere per credere - hanno irritato la sensibilità di tutti noi, al punto che questo sciopero così importante, lo dedichiamo proprio a lui e passerà alla storia come lo "sciopero Mazzoncini".

Assemblee autoconvocate ovunque - La consapevolezza ormai presente nella generalità dei ferrovieri, dopo tre Contratti di lavoro "a perdere", riguardo l'inaffidabilità delle posizioni sindacali unita all'incapacità complessiva di contrapporre ai disegni strategici del gruppo Fs una proposta di provenienza sindacale per sviluppare e migliorare, assieme alle condizioni di lavoro, la quantità, la qualità e l'efficienza dei servizi ferroviari, hanno determinato un forte malcontento e una diffusa volontà di partecipazione diretta, con assemblee spontanee convocate in ogni parte d'Italia. La succube miopia sindacale - che si potrebbe anche definire 'complice miopia' - riguardo lo smantellamento del settore merci, ne è solo uno degli esempi più lampanti.

Il paradosso delle "rivendicazioni aziendali" - Addirittura i sindacati firmatari del CCNL ferroviario, dopo quasi due anni dalla sua scadenza, si sono fatti trovatre 'impreparati' e senza una proposta discussa tra i lavoratori da presentare nella discussione per il rinnovo. L'impresa, al contrario, forte anche del clima sociale e della subordinazione in cui si è lasciato porre il sindacato 'collaborativo', si è presentata con una proposa già ben strutturata per demolire alcuni capisaldi della contrattazione, introdurre pesanti peggioramenti riguardanti la 'natura del rapporto di lavoro', inasprire il regime disciplinare, e peggiorare in modo significativo l'orario di lavoro.

Le questioni arretrate - Oltre alle questioni contrattuale, rmangono aperte una lunghissima serie di vertenze arretrate, in particolare per il parsonale degli equipaggi, tra il quale la mobilitazione è infatti più ampia e partecipata. I turni individuali con programma IVU, la questione del pedale a Uomo Morto che si ripropone, senza significative modifiche, le aggreesioni a bordo dei treni per il PdB.

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