LE NOSTRE PENSIONI, ANCORA UNA LETTERA AI PARLAMENTARI

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LE NOSTRE PENSIONI, ANCORA UNA LETTERA AI PARLAMENTARI

"RAGIONERIA DELLO STATO E INPS GOVERNANO PIU' DEL PARLAMENTO" .

LETTERA APERTA AI MEMBRI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI 'LAVORO' E 'BILANCIO' DI CAMERA E SENATO

28 LUGLIO 2015 - Con una lettera aperta, inviata ieri, "ancora IN MARCIA!", sollecita di nuovo i parlamentari di Camera e Senato ad affrontare il tema delle pensioni dei ferrovieri, pesantemente penalizzati dalla 'riforma' Monti-Fornero, anche alla luce dei dati oggettivi - sul numero dei lavoratori interessati e quindi dei costi reali - forniti dalle stesse istituzioni interessate.

"Illustrissimi Presidenti, Deputati e Senatori in indirizzo,

con la presente vorremmo richiamare la Vostra attenzione su una situazione che ormai persiste da oltre tre anni e che voi stessi conoscete molto bene: la clamorosa esclusione dei ferrovieri del Personale Mobile (macchinisti, capitreno e manovratori) dal percorso di “armonizzazione” previsto per i lavoratori iscritti ai Fondi Speciali e trattato nell’art. 24, comma 18 della L. 201/2011.

Sappiamo che a breve (30 luglio pv?) inizierà l’iter parlamentare delle varie Proposte di Legge, cd “settima salvaguardia” che, tra l’altro, contengono la formula per correggere l’ingiustizia di cui sopra. E’ auspicabile che le proposte in esame convergano in un Testo Unificato che ne rappresenti la giusta sintesi, con l’appoggio di tutte le forze politiche rappresentate, peraltro come sempre accaduto in passato, con la speranza che questa volta non ci sia il veto ostativo della Ragioneria di Stato.

A tale riguardo ci preme informarvi che in occasione di un incontro avvenuto il 19 febbraio scorso tra una nostra delegazione e due Funzionari della Ragioneria, voluto proprio al fine di chiarire i reali oneri di tale operazione, lo stesso ci ha lasciato molto delusi ma anche preoccupati non solo come lavoratori ma anche come cittadini. Sinceramente ci aspettavamo di più dalla Ragioneria, almeno che ci mostrassero come erano state calcolate certe loro cifre che a noi paiono enormemente sovrastimate, tanto più che concordiamo con l’entità della platea di lavoratori interessati!

Abbiamo potuto visionare le cifre reali delle proiezioni di uscita dei lavoratori interessati dal 2012 al 2024 secondo le regole ante Fornero e con queste abbiamo affinato le nostre previsioni di spesa ed il risultato è sostanzialmente in linea con quanto da noi sempre affermato. Vi chiediamo solo di approfondire i calcoli di spesa, confermandovi fin da subito la nostra disponibilità a fornirvi tutti i chiarimenti necessari.

Ci preoccupa il comportamento della Ragioneria dello Stato, in quanto se le cifre da loro mostrate non fossero frutto di errori (cosa che a nostro avviso sarebbe di per sé abbastanza grave), viene il dubbio che siano volutamente finalizzate a svolgere un vero e proprio ruolo politico, ossia decidere in maniera inappellabile cosa SI DEVE e cosa NON SI DEVE FARE! Questo sarebbe ancora più grave.

Allo stesso modo ci preoccupano le recenti dichiarazioni del Presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Dott. Tito Boeri, quando afferma che i lavoratori del Fondo Ferrovie vanno in pensione a 50 anni. Il Presidente o è male informato oppure deliberatamente decide di denigrare una categoria già pesantemente colpita dalla Legge Fornero e da un contratto di lavoro con aumenti di produttività estremizzati come pochi in Italia, cosa ancor più grave in quanto avviene nei confronti di lavoratori che svolgono un delicato compito nella catena della “sicurezza del Trasporto Ferroviario” dei milioni di viaggiatori e delle tonnellate di merci trasportati al giorno.

Insomma questi due strumenti dello Stato, INPS e Ragioneria, a nostro parere stanno dando proprio l’impressione di voler andare ben oltre le proprie funzioni, invadendo di fatto la sfera di competenza del Parlamento e tentando impropriamente di influenzare il Governo nelle proprie scelte.

Noi sappiamo però che continuerete il Vostro lavoro con l’impegno e la tenacia che fino ad oggi ci avete dimostrato.

Questo ci fa confidare in una prossima e radicale soluzione del drammatico problema che affligge la nostra categoria, che possa interrompere la catena dei numerosi decessi e casi di inidoneità definitive di colleghi poco più che cinquantenni che si stanno verificando di continuo.

Buon Lavoro".

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Di seguito una raccolta di alcune delle iniziative della nostra rivista contro la scandalosa riforma delle pensioni.

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https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/678-pensioni-ferrovieri-un-passo-indietro

https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/675-pensioni-ferrovieri-interrogazione-parlamentare

https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/672-sentenza-corte-costituzionale-giovani-e-anziani-insieme-per-una-pensione-dignitosa

https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/671-pensioni-la-ragioneria-generale-dello-stato-lo-schermo-del-potere

https://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/668-pensioni-passate-e-future-convegno-nazionale-roma-15-4-2015