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Pensioni ferrovieri: dopo il voltafaccia del ministro si riparte. Lettera a Renzi, al PD e agli altri partiti

Un voltafaccia istituzionale avallato dai parlamentari che sostengono il governo. Dopo che in Commissione lavoro si era trovata l'unanimità. La lettera al PD: ecco cosa abbiamo scritto a Renzi.
Nei prossimi giorni lettera analoga alle altre forze politiche

Roma, 24 luglio 2014 - Dopo il maxi emendamento del Ministro Poletti di giugno scorso, di fatto è stato cancellato tutto il difficile lavoro svolto dalla Commissione Lavoro della Camera che faticosamente era riuscita a costruire una convergenza di tutte le Forze Politiche su un Testo Unificato che mirava a risolvere, oltre al nostro problema, quello degli esodati non salvaguardati e degli insegnanti della cosiddetta, quota 96.

Il 30 giugno abbiamo incontrato il Ministro Giuliano Poletti al Ministero del Lavoro e sostanzialmente ci ha confermato il progetto del Governo di affrontare i problemi rimasti irrisolti nella Legge di Stabilità di fine anno ma sempre secondo le disponibilità economiche.

Il percorso da noi seguito è quello della correzione dell’errore materiale contenuto nel comma 18 dell’articolo 24 della Legge Fornero. Ricordiamo che tale correzione ci farebbe ricomprendere nelle categorie da “armonizzare” secondo un regolamento che sarebbe poi costruito da una apposita Commissione Tecnica.

Questa la linea decisa insieme ai tantissimi ferrovieri che attivamente hanno partecipato ai Convegni da noi promossi.

Assistiamo invece ad una sponsorizzazione del Sindacato OrSA di una proposta che equiparandoci ai lavoratori dell’Autoferro ipotizza una nostra quiescenza a 62 anni!

Ma davvero facciamo un lavoro simile all’autoferro?

Viene spontaneo chiedersi che lavoro fanno coloro che firmano tali proposte, sicuramente costruite dentro un ufficio di segreteria senza il preventivo consenso dei lavoratori. A tal proposito ricordiamo che nell’assemblea che è SEGUITA (e non PRECEDUTA) alla proposta OrSA, tale ipotesi è stata aspramente contestata e rigettata dai lavoratori presenti, anche attivisti di quel sindacato.

Ora, in assoluto silenzio, spunta una lettera del 10 luglio scorso, indirizzata all’On. Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, con la quale si chiede una Audizione presso la Commissione Lavoro per meglio illustrare la proposta che, dicono, tenta di mitigare i costi economici costruendo dei “Fondi” pagati da lavoratori e Aziende per incentivare gli esodi degli inidonei e di personale in esubero in analogia a quanto avviene per l’ABI (Associazione Bancaria Italiana).

Si continua ad ingannare i lavoratori come quando si firmò il contratto illudendoci di volerlo cambiare dall’interno.

Siamo fermamente convinti, come scaturito dai convegni che abbiamo organizzato, ai quali i colleghi hanno partecipato in massa, che il limite dei 58 anni ante Fornero, oggi alla luce del nuovo Orario di lavoro, del nuovo modulo equipaggio e non ultimo la gestione dei turni del personale mobile con il sistema IVU RAIL, sia persino troppo elevato tale da impedire a molti di noi di arrivarci vivi.

Questi signori che si arrogano il diritto di rappresentarci davanti alle Istituzioni dovrebbero prima ragionare, per esempio, sui numeri dell’ultimo sciopero del 10/11 luglio (Cargo) e 12/13 luglio (Passeggeri), proclamato dalle sigle CAT,CUB e USB, al quale l’OrSA non ha partecipato. I numeri esaltanti della partecipazione di personale dimostrano che tale sindacato ormai rappresenta davvero in maniera insignificante il Personale Mobile.

Per quanto ci riguarda continueremo a sensibilizzare la classe politica sull’insostenibilità dell’attuale situazione, a tal riguardo abbiamo sollecitato la Segreteria del Partito Democratico (con lettera del 16 luglio scorso) a incontrare una delegazione della commissione pensioni di ancora In Marcia, come a suo tempo promessoci.

Stiamo organizzando altre iniziative per settembre/ottobre, pensiamo a presidi in luoghi significativi come la Sede Nazionale del Partito Democratico in via del Nazareno a Roma in quanto proprio i Ministri o Viceministri di turno, espressi da questo partito, hanno sempre bocciato i tentativi di correzione presentati dalle varie Commissioni o Gruppi Politici.

Pensiamo anche ad un convegno in una Sede Istituzionale, come la “Sala della Mercede”, al quale far intervenire esponenti del Parlamento.

Come sempre vi terremo aggiornati sugli sviluppi tanto ormai sapete che noi non andiamo in ferie.

PER SAPERNE DI PIU'......

.

Scarica il pdf della lettera

AL SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO, MATTEO RENZI

 A TUTTI I MEMBRI DELLA SEGRETERIA DEL P.D.

Oggetto: sollecito richiesta incontro.


              Illustrissimo Segretario Renzi e Membri della Segreteria del Partito Democratico,

come certo saprete, l’Associazione dei macchinisti “ancora In Marcia”, da quasi tre anni stà cercando di far correggere l'ormai famoso errore contenuto nell'art. 24, comma 18 della Legge Fornero che ha innalzato loro l'età pensionabile di ben 9 anni in una notte. Abbiamo fin ora collaborato con Rappresentativi esponenti del Suo Partito riuscendo a produrre Interrogazioni Parlamentari, Proposte di Legge, Emendamenti, sempre senza esito. Il 30 giugno scorso, in un incontro avuto al Ministero del Lavoro con il Ministro Giuliano Poletti ci è sembrato tornare indietro nel tempo, a dicembre 2011 quando subito dopo la manovra Fornero (non chiamiamola Riforma) ancora dovevamo capire da dove iniziare.

              In occasione del presidio che organizzammo il 2 luglio con i Comitati degli Esodati e gli Insegnanti di Quota 96 Le chiedemmo un incontro, secondo noi necessario e urgente, con la Segreteria del Suo Partito al fine di capire quali fossero le reali intenzioni e i progetti futuri per noi secondo il PD. Durante il suddetto presidio ci venne detto che in via del Nazareno non c’era nessuno in quanto tutti i Membri erano impegnati in Lavori Istituzionali, ma ci fu assicurato che saremmo stati convocati nella settimana successiva.

         A distanza di 15 giorni dobbiamo registrare l’assenza di ogni contatto. Abbiamo accolto con piacere lo stanziamento per alcuni nostri compagni di sventura: la sesta salvaguardia per altri 32.000 esodati e la soluzione dell’errore degli Insegnanti Quota 96 per i quali sono stati reperiti 416 mln di euro.

              Ci permettiamo di farVi notare che la soluzione al nostro errore costerebbe “solo” poche decine di milioni di euro; intanto il Personale Mobile delle nostre ferrovie ha superato i 60 anni di età e sono in preoccupante aumento le giornate di lavoro perse per malattia breve, le malattie gravi e i casi di inidoneità alla qualifica con gravi danni economici alle Aziende e ai Lavoratori. Inoltre, nel caso del Macchinista SOLO alla guida del treno è sempre più incombente il rischio di grave malore durante la guida con le conseguenze che potete immaginare.

              Certi della Vostra attenzione e sicuri di un positivo riscontro cordialmente Vi salutiamo.              Per la Redazione, Marco Crociati.      

Firenze, 16 luglio 2014.        

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Commenti   

 
0 #1 Carlo castronovo 2014-07-27 06:11
Sicuramente vi ricorderete del congresso di Rimini quando il COMU ha deliberato la su8a fusione con la FISAFS e la nascita dell'ORSA.
Allora solo il COMU di Palermo si oppose leggendo un documento elaborato dai macchinisti . Quanto previsto da quel documento negli anni si è avverato, Il disfacimento di quanto creato con anni di lotta della categoria, la posizione contrattuale conquistata, si è disfatto tutto. Ora bisogna cercare di ricreare tutto, però è molto difficile se non impossibile. Purtroppo gli errori si pagano pesantemente.
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+1 #2 Alessandro Buganini 2014-07-27 15:57
L'unica risposta degna di nota l'hanno data i ferrovieri scioperando con CAT USB e CUB...tutto il resto è fuffa, aria fritta e rifritta...ques ta degli appelli alla politica è una vecchia posizione che non ha mai pagato. Resta da ricostruire il sindacato di classe dei lavoratori, processo lungo e difficile che deve superare mille difficoltà: temporeggiare ancora è un suicidio!
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