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Crevalcore: massimi dirigenti prosciolti, i medi no

Si è conclusa l'inchiesta della procura di Bologna sull'incidente ferroviario di Bolognina di Crevalcore che il 7 gennaio 2005, a causa dello scontro frontale - in un tratto a binario unico, nonostante sia l'equivalente su ferro dell'autostrada del Brennero - tra un treno merci e un convoglio di passeggeri, provocò 17 morti e decine di feriti.

Sotto accusa, oltre alla nebbia, la completa assenza di meccanismi automatici in grado di segnalare al macchinista la situazione sui binari. Di qui, quindi, le indagini sui dirigenti e responsabili tecnici della Rete ferroviaria. I magistrati hanno chiesto l'archiviazione per tre dirigenti nazionali: Mauro Moretti, all'epoca amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana ed attualmente a.d. del gruppo Fs, Michele Elia (allora direttore tecnico di Rfi, di cui oggi è a.d.), e Giancarlo Paganelli, della direzione movimento di Rfi. Il procuratore capo Enrico Di Nicola ed il pm Enrico Cieri hanno poi disposto l'avviso di "fine indagini" che solitamente anticipa la richiesta di rinvio a giudizio, per sette dirigenti locali di Rfi che rimangono, quindi, indagati per i reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime.
(fonte: il Manifesto, 17 febbraio 2007)

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